L’articolo è destinato ad un pubblico adulto. Ma specialmente maturo
Catechismo per adulti
Non ci sono dubbi sulla fede adulta radicata ed espressa in Parrocchia… Vorrei potermi accordare a quanto i “capi” propongono, ma esito a tuffarmi fra le loro braccia …
(la croce proposta non è il Crocifisso che ci abbraccia per salvarci. So che il Signore è presente ed è anche e soprattutto fra noi. Ché sempre siamo … inadeguati e immaturi).
L’ “offerta” è variata, ma non m’ alletta. Tuttavia potrei finire … costretto a letto (e trovarmi – sicuramente – nel bisogno). O disteso sotto terra ( … E trovarmi – forse, ancora – nel bisogno … di qualcuno che preghi per me !
Ormai allieve e allievi sono tutti adulti.
MolteDiverse – alcune studentesse – sono diventate mamme
Rivivo i momenti di quando al suono della campanella dovevo entrare nelle aule … Cosa pensavano e si dicevano gli allievi, i ragazzi e le ragazze, al vedermi ?
Per l’altezza, i capelli neri tenuti lunghi sul collo, per l’ incedere dondolante, per le “sane pedate” a difesa dai potenziali nemici ho pensato alla giraffa… Adesso, a ragione, potrebbe sentirsi offeso e NON PARLARMI PIÙ !
L’impertinenza mi è venuta ragionando dopo molte ore dalla Messa di giovedì 11 aprile a Lauzacco, rivivendo mentalmente l’esordio di quella consueta celebrazione infrasettimanale.
Quella sera, anticipato dal suono del campanello mosso da Laura , ho visto uscire dalla sacrestia don Valerio con una vistosa casula rossa …
Perché figlia di farmacista, perché morta a 25 anni, … per aver incastonato una sua reliquia nel quadro dei Passionisti di don Luca, sapevo che il giorno era dedicato a Santa Gemma Galgani di Lucca )
A causa di quell’ abbigliamento di colore audace e vivace, ho quindi pensato ad Apostoli e a martiri.
Infatti si trattava (copio da Liturgia della CEI) di
SANTO STANISLAO, VESCOVO E MARTIRE strenuo difensore della civiltà e dei valori cristiani tra le ingiustizie del suo tempo; resse come buon pastore la Chiesa di Cracovia, prestando soccorso ai poveri e visitando ogni anno il suo clero; mentre celebrava i divini misteri, fu ucciso dal re di Polonia Boleslao, che aveva severamente rimproverato.
(Colore Liturgico Bianco)
«Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini…
Le “multinazionali del farmaco” ingigantiscono anche con altro … e sulla pelle altrui. Ma è quanto noi stessi vogliamo e chiediamo !
Non c’ è confronto con gli omicidi di creature umane immature e innocenti. Però mi sono chiesto – pare banale – quanto “gel per disinfettare le mani all’ uscita delle chiese” è stato acquistato in “pandemia”e ora è stivato nelle canoniche e altri locali delle parrocchie… tensioattivo da smaltire quindi in acqua ad uccidere altre creature e noi stessi. Adulti e immaturi!).
Cristiani adulti e maturi ?
Nel minuscolo “movimentato villaggio”, la chiesa di Lauzacco è, senz’altro, in mano a “autorità” con precisi connotati. Amministratori di lungo corso… Tanto maturi da pensare di risolvere tutto e sempre allo stesso modo: come va meglio a loro !
Adulto credere o attesa vivacchiante?
Attendevo l’ articolo del Cardinal Ravasi … : mai si finisce di crescere
(Se persisto nelle immaturità, anche se dovessi soccombere, sentendomi un po’ “giusto”, potrei schivare, comunque, non so come, l’inferno !
Ho capito bene ? Aggiungo il link dell’ articolo – su come è realmente scritto – a piè pagina, che ha per titolo: “Esiste il purgatorio ?”)
Il periodo pasquale ci spinge a gettare uno sguardo sull’oltretempo e l’oltrespazio, cioè sull’eterno e sull’infinito che noi, però, rappresentiamo con immagini spazio-temporali che sono quelle del nostro attuale orizzonte. Nella scorsa puntata delle mie risposte a interrogativi ricevuti spesso negli anni del mio ministero sacerdotale ho selezionato i quesiti sul paradiso e l’inferno. Devo ora necessariamente chiudere la trilogia dei «Novissimi» col purgatorio.
Contrariamente a quanto è stato affermato anche da qualche storico famoso, non siamo in presenza di un’“invenzione” medievale. Certo, esso appare chiaramente nei documenti dei Concili di Lione (1274) e di Firenze (1439), ribaditi successivamente da quello di Trento, in polemica con la Riforma protestante che considerava il purgatorio un’invenzione diabolica. In verità la dottrina di una purificazione ultraterrena – che, tra l’altro, appartiene anche ad altre religioni (l’egiziana antica, il buddhismo, Platone, Virgilio) – era già patrimonio comune nei testi di molti Padri della Chiesa e di autori cristiani dei primi secoli, a partire da Origene (III sec.).
Oltre a un passo paolino piuttosto generico secondo il quale il discepolo imperfetto «si salverà, ma come attraverso il fuoco» (1Corinzi 3,12-15), qual è la base biblica per una simile asserzione?
Il riferimento fondamentale è a un passo del Secondo Libro dei Maccabei (12,38-45).
Al termine di una battaglia, Giuda Maccabeo scopre con orrore che, sotto le vesti, alcuni soldati ebrei caduti in combattimento custodivano idoletti protettivi, violando così il Decalogo. Eppure erano morti per una causa alta, religiosa e nazionale. Decide, allora, di fare una colletta per un sacrificio espiatorio, nella convinzione che essi «potessero essere assolti dal peccato» commesso, attraverso l’intercessione dei vivi, e così entrare nella gloria. A suggerirgli questa idea era stato «il pensiero della risurrezione» perché «se non avesse avuto ferma fiducia che i morti sarebbero risorti, sarebbe stato superfluo e vano pregare per i morti».
Fin qui il testo biblico che loda l’atto di Giuda.
Rimangono aperti molti problemi complessi riguardanti il cosiddetto “stato intermedio” tra la morte e la risurrezione finale.
Purtroppo, come dicevamo, noi ragioniamo sempre in termini di tempo che suppongono un prima e un poi e ricorriamo allo spazio che esige un luogo. In verità, dopo la morte, l’essere umano entra nell’eterno e nell’infinito che sono realtà “puntuali”: sono come un punto o una sorta di istante perfetto in cui tutto si condensa, trascendendo ogni durata e spazialità.
Per questo il discorso sul purgatorio dev’essere liberato da rimandi a luoghi e a tempi definiti.
In questa luce diventa significativa l’affermazione del compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica che definisce così il purgatorio:
«È lo stato di quanti muoiono nell’amicizia di Dio, ma, benché sicuri della loro salvezza eterna, hanno bisogno di purificazione per entrare nella beatitudine celeste» (n. 210).
Il nostro limite umano e la nostra debolezza richiedono infatti che, per accedere alla pienezza di vita e di luce in Dio (il «paradiso»), ci sia una purificazione attraverso un atto liberatorio divino, e questo vale per la maggior parte dei giusti, anche se non ci è detto come avvenga. Nel libro di Giobbe, infatti, si legge: «La luna stessa davanti a Dio manca di chiarore e le stelle non sono pure ai suoi occhi: tanto meno l’uomo, questo verme, l’essere umano, questo bruco!» (25,5-6).
La fede adulta/matura dei pastori
Se ci attenessimo al solo Vangelo sarebbe ” una destra con le pecore e una sinistra con le capre”. Ma dovremmo CREDERE per avere automatica certezza di ogni cosa a seguire!
Il “lucrare”, le “indulgenze”, … un problema ! Non vorrei tornare su “storiche eresie” …
Ma “nuovi movimenti cattolici” si aggregano … in una Chiesa “secolarizzata. Sclerotizzata”. Da ” forti e giusti “‘ per rompere e finire di rompere? Per difendere una “giusta causa”, pronti a separare e sopprimere ?
Non siamo dei. È necessaria l’unità della Chiesa . Fondamentale. VITALE… Per armonizzare è necessaria la maturità adeguata… di dialogare. O è solo GUERRA . Voluta e mantenuta!
“Ringrazio per le parole, ma come potrebbe un vescovo andare contro la vita ?!”
lo ricordava Monsignor Mazzocato il giorno dell’ Annunciazione del Signore -Lunedì scorso in cattedrale a Udine – all’ emozionato rappresentante del benemerito C.A.V. (Centro Aiuto per la Vita). …
Dalla udienza generale di papa FRANCESCO del mercoledì. 10 aprile.
Per una “conquista di maggior fede”… per vincere gli indugi e i timori, un “vento impetuoso” a soffiare.
Uno spirito che scombina berretti e berrette. Bianchi e gialli … Li confonde, li fa perdere e ritrovare… Uno scambio o un dono. Belli !!!
Catechesi. I vizi e le virtù. 14. La fortezzaCari fratelli e sorelle, buongiorno!
La catechesi di oggi è dedicata alla terza delle virtù cardinali, vale a dire la fortezza. Partiamo dalla descrizione che ne dà il Catechismo della Chiesa Cattolica:
«La fortezza è la virtù morale che, nelle difficoltà, assicura la fermezza e la costanza nella ricerca del bene. Essa rafforza la decisione di resistere alle tentazioni e di superare gli ostacoli nella vita morale. La virtù della fortezza rende capaci di vincere la paura, perfino della morte, e di affrontare la prova e le persecuzioni» (n. 1808).
Così dice il Catechismo della Chiesa Cattolica sulla virtù della fortezza.
Ecco, dunque, la più “combattiva” delle virtù.
Se la prima delle virtù cardinali, vale a dire la prudenza, era soprattutto associata alla ragione dell’uomo; e mentre la giustizia trovava la sua dimora nella volontà; questa terza virtù, la fortezza, è spesso legata dagli autori scolastici a ciò che gli antichi chiamavano “appetito irascibile”.
Il pensiero antico non ha immaginato un uomo senza passioni: sarebbe un sasso. E non è detto che le passioni siano necessariamente il residuo di un peccato; però esse vanno educate, vanno indirizzate, vanno purificate con l’acqua del Battesimo, o meglio con il fuoco dello Spirito Santo.
Un cristiano senza coraggio, che non piega al bene la propria forza, che non dà fastidio a nessuno, è un cristiano inutile. Pensiamo a questo! Gesù non è un Dio diafano e asettico, che non conosce le emozioni umane. Al contrario. Davanti alla morte dell’amico Lazzaro scoppia in pianto; e in certe sue espressioni traspare il suo animo appassionato, come quando dice: «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso!» (Lc 12,49); e davanti al commercio nel tempio ha reagito con forza (cfr Mt 21,12-13). Gesù aveva passione.
Ma cerchiamo ora una descrizione esistenziale di questa virtù così importante che ci aiuta a portare frutto nella vita. Gli antichi – sia i filosofi greci, che i teologi cristiani – riconoscevano nella virtù della fortezza un duplice andamento, uno passivo e un altro attivo.
Il primo è rivolto dentro noi stessi. Ci sono nemici interni che dobbiamo sconfiggere, che vanno sotto il nome di ansia, di angoscia, di paura, di colpa: tutte forze che si agitano nel nostro intimo e che in qualche situazione ci paralizzano. Quanti lottatori soccombono prima ancora di iniziare la sfida! Perché non si rendono conto di questi nemici interni. La fortezza è una vittoria anzitutto contro noi stessi.
La maggior parte delle paure che nascono in noi sono irrealistiche, e non si avverano per nulla. Meglio allora invocare lo Spirito Santo e affrontare tutto con paziente fortezza: un problema alla volta, come siamo capaci, ma non da soli! Il Signore è con noi, se confidiamo in Lui e cerchiamo sinceramente il bene. Allora in ogni situazione possiamo contare sulla Provvidenza di Dio che ci fa da scudo e corazza.
E poi il secondo movimento della virtù della fortezza, questa volta di natura più attiva. Oltre alle prove interne, ci sono nemici esterni, che sono le prove della vita, le persecuzioni, le difficoltà che non ci aspettavamo e che ci sorprendono. Infatti, noi possiamo tentare di prevedere quello che ci capiterà, ma in larga parte la realtà è fatta di avvenimenti imponderabili, e in questo mare qualche volta la nostra barca viene sballottata dalle onde. La fortezza allora ci fa essere marinai resistenti, che non si spaventano e non si scoraggiano.
La fortezza è una virtù fondamentale perché prende sul serio la sfida del male nel mondo.
Qualcuno finge che esso non esista, che tutto vada bene, che la volontà umana non sia talvolta cieca, che nella storia non si dibattano forze oscure portatrici di morte. Ma basta sfogliare un libro di storia, o purtroppo anche i giornali, per scoprire le nefandezze di cui siamo un po’ vittime e un po’ protagonisti: guerre, violenze, schiavitù, oppressione dei poveri, ferite mai sanate che ancora sanguinano. La virtù della fortezza ci fa reagire e gridare un “no”, un “no” secco a tutto questo. Nel nostro confortevole Occidente, che ha un po’ annacquato tutto, che ha trasformato il cammino di perfezione in un semplice sviluppo organico, che non ha bisogno di lotte perché tutto gli appare uguale, avvertiamo talvolta una sana nostalgia dei profeti. Ma sono molto rare le persone scomode e visionarie. C’è bisogno di qualcuno che ci scalzi dal posto soffice in cui ci siamo adagiati e ci faccia ripetere in maniera risoluta il nostro “no” al male e a tutto ciò che conduce all’indifferenza. “No” al male e “no” all’indifferenza; “sì” al cammino, al cammino che ci fa progredire, e per questo bisogna lottare.
Riscopriamo allora nel Vangelo la fortezza di Gesù, e impariamola dalla testimonianza dei santi e delle sante. Grazie!
La tartauga scatola americana – Terrapene triunguis – femmina, un esemplare adulto,
nato anni fa nell’ orto, dopo il sonno invernale, non è ancora ricomparso. Sarà ‘mistero’ ?
Se qualcuno vuole perdere tempo cerchi in questo articolo dello scorso anno. Nel link, dove la “bestia” sparita, compare in fotografia:
https://giannidilena.altervista.org/evoluzione-reale/
Forse che, appena diventano capaci di quadrare il cerchio si fanno pericolosi per il genere umano. Troppo intelligenti se confrontati con i più grandi ingegneri laureati ?
Sarà per fabbricare tavole per ingenue ripetitive icone di “PASSIONE MORTE RISURREZIONE” ?
♥ All’ immatura copia per studio che don Piccoli volle per proporre alla Comunità ( a causa di Volveno !) di recente, ho posto un abito di blu al collo di Gesù. Per farlo più UOMO !!
Benedetto “blu”: grande lapislazzuli, ma di misura
… il lapislazzuli, come l’oro. Regnanti, imperatori, papi di una volta … fornivano al “pittore” (a Michelangelo per la “Sistina”) la quantità necessaria di queste cose preziose. E i presidenti che fanno ?
Storia da scrivere destinata a pubblico adulto …
Giorno adulto dell’ 11 aprile, prima di Messa
anche qui, mancano dati e parole per scrivere … romanzi !
Parco fotovoltaico adulto e … maturo ? Forse un’ opportunità. Interessata !
L’ Europa è grande & matura. Un po’ meno il buon Dio
Faremo qui la “Valle dell’ Idrogeno”: basterà separarlo dall’ Ossigeno e non avremo più acqua stagnante a moltiplicare fastidiose, pericolose larve di zanzare che diventate adulte ci rubano sangue a tradimento… e senza pagare!
Avremo combustibile. Un inferno posticcio. Col fuoco al posto del ghiaccio … per le piste da sci, in montagna !
Io , interessato, sto pensando alle testuggini. Argomento PROIBITO ! Vedremo …
I caprioli adulti vanno a destra o a sinistra ?
Sono già tante le recinzioni … di proprietà altrui
Dopo aver sbattuto teste e corna alle reti ed aver fatto esperienza di questo, gli erbivori vanno alla ricerca di acqua e di cibo. Poi bevono e mangiano quello che c’è. S’accontentano di campare anche senza luce, gas e telefono per internet !
Poveri diavoli con “unghia fessa” … Ma sono consumabili perché puri come gli ovini, caprini, bovini, e le antilopi (gazzella, camoscio etc.).
Ed è pura anche la giraffa (che mastica il bolo ed ha lo zoccolo fesso pronto a calciare se gli parli) nonostante non si mangi più, in questi tempi di pace. È coriacea !!!
e capriolate 2
Sullo sfondo un territorio “maturo”. Comprende Lauzacco e arriva a Cargnacco. Paesi di “grandi”
Regione e Stato uniti, adulti e maturi per un mondo migliore
Separiamo il sale. E dall’ acqua l’ Idrogeno… Basterà allargare l’invaso, la terra è argillosa !
I Romani antichi avevano qui fornaci per cuocerla … Terracotta non è acciaio … Penseremo a dove stoccare
La recente Laurea al Presidente della Repubblica a Trieste – col bel discorso – ha riportato il Tricolore in piazza e l’antenna TV sul campanile della chiesa. A Lauzacco
Così si vedeva ! Dopo poche ore di esposizione la bandiera è scomparsa… Boh !
Bisogna seguire e “abbracciare” il Crocifisso. Non la croce. Men che meno le antenne. L’antenna TV …
Testimoni attendibili e responsabili
Chi m’informa ora su cosa succede nel mondo ? Se il Signore non mi parla, il “rischio” è di un’ “interposta persona” !
“Il rischio è anche nel cristianesimo”
notava don Federico Grosso…
Allora penso che, se il divenire nella Chiesa è alternanza di persone come nei partiti per la politica … pronti ad ascoltarsi e specialmente a sbudellarsi fra donne e uomini, lo Spirito che è asessuato, lascia liberi …( può al più raccomandare come ha fatto il Vicario nei confronti dell’ Amministratore apostolico di rimanere discepolo di Cristo nella fede “Chiesa cattolica” …) e se ne va …
Mistero della pace è il sangue di Gesù
Volendo si può rileggere di Gianfranco Ravasi, lo scritto destinato ai lettori di FAMIGLIA CRISTIANA: https://www.famigliacr istiana.it/blogpost/esiste-il-purgatorio.aspx
P. S. Frutti da cogliere prima che marciscano
Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6,22-29
Don Loris suggerisce dalla radio diocesana che un vescovo (di carattere) pone le basi e sa dare continuità alla sua Chiesa …
Per la parte sociale il Vescovo è adulto e vaccinato. Il lavoro, per i prossimi venti/trent’ anni – forse – non mancherà … anzi, è assicurato !
Per quella spirituale, magari, … ” ci sentiamo un’ altra volta !”
Ho ascoltato distrattamente don Della Pietra … però, di sicuro ha ricordato il lungo lavoro per il “MESSÂL ROMAN” in friulano accanto al Vescovo “che rimane Vescovo” e che si è speso molto. Anche in questo impegno sposando in pieno l’ anima – o l’animo – degli abitanti di questa terra
Gli augurava di poter riposare
( Nella terra natia, prima di tornare a Udine il più tardi possibile. Aggiungo e auguro !)
Davvero non so come siano andate le cose, però mi sono fatto un’ articolata idea … del suo contributo nelle grandi opere e dei criteri per attuarle. Anche sulla pelle di certe persone (che ovviamente mi riguarda) !
A cominciare dai primi pali di Terna, benedetti con “insano” avvio, si continua imperterriti.
Gli errori sono evidenti. Per molti versi drammatici. Ma – nonostante le osservazioni – si va avanti . Reazione : “decisiva estesa immediata !” Diceva qualcuno stasera alla TV (che non ho !) dal computer
Altro tentacolo di una piovra crescente
Il pomeriggio del 15 aprile ho scoperto l’attivazione del nuovo cantiere di collegamento e dalla corsa in bici sono tornato a casa sconfortato . Per non dire sconvolto !
La sera del 16 aprile, ho riascoltato alla stessa radio diocesana parte dell’ omelia dell’ Arcivescovo. Sono seguite le interviste curate da Valentina Pagani
Dal Vicario Generale e dal Segretario apprendo due elementi che rinforzano la convinzione:
- di un grande uomo di governo “… dopo consultazione la risposta è DEFINITIVA ! … decisionista rispetto al dubitante predecessore” (Genero)
- di uno scarso pastore con tempo di preghiera misurata ” anche un’ ora al mattino, mezz’ora/un quarto d’ora prima delle celebrazioni… talvolta in cappella. La sera o in particolari gravi problematiche” (Zignin)
(Non dovremmo stare sempre immersi nella preghiera?) Qual’ è l’ambiente d’immersione del Vescovo ? Dove si è infilato ? Dov’è stato trascinato e dove ci ha trascinato ? !!!
Di questi tempi ci pensano anche altri ad abbassare i miei toni … che vorrei utili e garbati …Una “critica costruttiva”. Da rimandare
Nel link il resoconto ufficiale della Messa.https://www.lavitacattolica.it/mazzocato-alla-messa-del-suo-commiato-ringraziamo-dio-e-guardiamo-con-speranza-al-futuro/
Pregare per i vivi è meglio che pregare per i morti. Così che possano scegliere subito, da sé stessi dove andare e da che parte stare.
In terra veneta – terra molto cara – è difficile impiantare fotovoltaico al posto del prosecco …Impossibile! Troppo costoso sarebbe ! (M’istruiva Marco)
Sarà utile all’ “Emerito della cara Chiesa di Udine” contemplare quel ” suo paradiso di Treviso” per lunghi anni, pensando a quanto mona è il friulano …