dipinti minimi per MASSIMI

Ho dedicato le ultime ore del carnevale a dipingere tele e cartoni telati minimi con ritratti di Signora e Signori massimi. Nonostante le ridotte dimensioni spero possano riscuotere l’interesse dei modelli che non conosco personalmente. Tranne uno. Il più grande di tutti. (Con simpatia!)

Fra le carte destinate alla rivista “La PATRIE dal FRIÛL”  ho ritrovato questi studi.

L’ imprenditore Massimo Blasoni

http://www.sereniorizzonti.it/massimoblasoni/massimo-blasoni-imprenditore/

qualche giorno fa ha espresso la volontà di acquistare i dipinti posti in vendita per la città di Udine

https://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2019/03/01/news/blasoni-pronto-ad-acquistare-i-capolavori-di-unicredit-i-dipinti-friulani-devono-restare-in-citta-1.30055487

Questo fatto mi ha suggerito la “peregrina furbata”…

Le  due mini tele sono 10 x 15 centimetri. (Appartenevano a Luciana Pugliese, il marito Gianni Marchi – scomparso a Natale- me le aveva donate alla morte dell’amica pittrice con altro materiale)

Il signor Massimo Blasoni e la signora Sara con le figliole compaiono abbondantemente in internet.

Per via del Carnevale ho pensato la coppia come “bambole  di carta da vestire”.  (Le bambine già  molto esposte ho preferito lasciarle in pace).

Ieri incidentalmente (ho aiutato amici in un trasloco) sono stato stordito dalla “Città Fiera” dove avevamo appuntamento. Per un altro motivo,

sabato avevo cercato , senza esito, di contattare il signor Antonio Maria Bardelli.

Ho pensato anche a lui , che  non conosco di persona, ma che so filantropo

https://www.cittafiera.it/sezione/nonno-natale,  quale potenziale acquirente…o committente

(Non ho pensato agli abiti. Ho solo abbozzato il volto sul cartone telato di 18 x 24 centimetri preparato con base  a “gesso e colla” .)

Per il nostro Vicario Generale, invece, mi sono permesso alcune licenze (Senza aspettarmi niente di …conclamato).

(Solo da poche ore, incidentalmente,  ho saputo chi fra i Sacerdoti “ha fatto il mio nome” affinché realizzassi un “antico” lavoro in una delle chiese della Diocesi)

(Deprecabile è vedere maschere con abiti religiosi!)

Lo “scherzo” di qui sopra è solo per il martedì grasso !

POI C’È QUARESIMA

Nella recente visita a Padova ho gettato lo sguardo su questi palazzi di Prato della Valle ( per me, largo uso della “fotografia” … Come  Carlevarijs avrebbe fatto:è noto che egli aprì la strada a Canaletto!

https://www.settemuse.it/arte_bio_C/carlevaris_luca.htm 

http://www.cultorweb.com/ottica2/O1.html

 

mercoledì 6 marzo 2019
anno XCVI n.10
www. lavitacattolica.it

“Si è fatto povero per arricchirci”(2 Cor 8, 9)
Messaggio dell’Arcivescovo per la Quaresima

Cari fratelli e sorelle,
all’inizio del tempo della Quaresima vi invio questo messaggio che rivolgo, prima di tutto a me, e poi a quanti desiderano prepararsi alla Santa Pasqua di quest’anno purificando e rinnovando la propria vita spirituale e morale.
Faccio mio l’invito di Papa Francesco a meditare le parole che san Paolo scrive ai cristiani di Corinto:

“Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà”

(2 Cor 8,9).

In queste settimane di Quaresima guardiamo a Gesù che “da ricco che era si è fatto povero”. Prima di essere innalzato sulla croce si è lasciato spogliare anche dei vestiti; si è rivelato agli occhi del mondo come “l’Amore nudo” che tutto dona e nulla trattiene per sé. Ha offerto tutto se stesso in sacrificio perché la sua Vita, che è l’Amore stesso di Dio, rendesse ricchi noi che eravamo e siamo poveri proprio di amore.
La nostra miseria, infatti, non sta nello scarso conto in banca ma nel nostro cuore infettato dalla poca fede e dall’ egoismo. La nostra povertà è il peccato che crea poveri attorno a noi perché li priviamo di ciò che dovremmo condividere con loro.

Gesù si è fatto povero donando a noi tutto il suo Amore per guarire il nostro cuore “di pietra” e trasformarlo in un cuore “di carne” come il suo.

Col cuore guarito e pieno dell’Amore di Gesù troviamo, a nostra volta, la forza e la gioia di “farci poveri” spogliandoci di noi stessi per donarci a chi è povero.
Questa è la strada per diventare assieme tutti più ricchi grazie al dono reciproco.
Ecco, cari fratelli e sorelle, un bell itinerario quaresimale che possiamo percorrere nelle prossime settimane.
Guardiamo a Gesù che si lascia spogliare di tutto e a lui apriamo il nostro cuore riconoscendo e confessando le nostre povertà che sono i peccati, i vizi, le cattive abitudini, gli egoismi e le durezze, l’indifferenza e l’insensibilità.

Invochiamo il suo Spirito dell’Amore perché continui a guarirci rinnovando in noi la grazia del battesimo.

Guardiamo, poi, ai fratelli che ci stanno attorno e chiediamoci in che modo anche noi, sull’ esempio di Gesù, possiamo farci poveri per donare loro un po’ dell’amore che Gesù ha riversato nel nostro cuore.
Facciamo il proposito di diventare più poveri spogliandoci un po’ per arricchire un fratello o una sorella che può aver bisogno di aiuto materiale o di una parola di sostegno o di ascolto e consiglio, o di accoglienza e perdono.
“Farci poveri per liberare il fratello dalla sua povertà”: questo è stato il segreto della vita e della morte di Gesù. Diventi, per la grazia di Cristo, anche il programma della nostra vita.

+ ANDREA BRUNO MAZZOCATO

Stazione  X  – Buttrio “Via Crucis”


giovedì 7 marzo

Udine. Nella sala Paolino d’Aquileia, in via Treppo 5/B, alle ore 18, per il ciclo
«Gesù pietra d’inciampo nella cultura contemporanea», a cura di Scuola cattolica di cultura di Udine e Meic,

conferenza di don Alessio Geretti,

curatore delle mostre del Comitato di San Floriano di Illegio, dal titolo «L’arte come ricerca di Cristo da Paul Gauguin e Nikolaj Ge fino ad oggi».

Fra pittura e scultura sono state presentate 20 raffigurazioni ad un folto pubblico. C’eravamo anche Volveno ed io.

Poi ci siamo fermati a mangiare qualcosa prima di rincasare. Abbiamo dialogato.

DIALOGO CON GIOVANNI SULLA FINE DELL’INVERNO

Il quadro è del 1998 . Giovanni, il primo figlio aveva allora cinque anni . Durante il dialogo devo avergli detto che “siamo poveri” … Si è subito lamentato con la mamma… che me lo ha tolto senza più restituirmelo!

Il discorso appena iniziato non ha mai avuto seguito.

Sul numero corrente de La Vita Cattolica nella risposta del teologo Mons. Marino Qualizza ad una giovane catechista parla proprio della

“fine dell’inverno”

 

 

 

 

 

 «…

Ricordo di aver letto in un messalino tedesco, molti anni fa, una frase che mi accompagna
sempre:

la Quaresima è la primavera dello
spirito.

Leggendola, in una giornata invernale,
grigia e fredda, mi sembrava una
contraddizione evidente. È chiaro che non
dovevo fermarmi al tempo atmosferico.

Lo spirito infatti, non dipende dalle variazioni meteorologiche,

almeno non necessariamente.
Ma è vero che poi la Quaresima
coincide anche con la primavera,
allora i conti tornano anche nella realtà
stagionale. Ciò che ci riguarda, però, è il
rinnovamento della vita cristiana, la sua
incarnazione nella vita quotidiana e il ritrovato rapporto tra fede e vita vissuta.

Era
già il tormento interiore di Paolo VI, proprio
nella conclusione del Concilio, più
di cinquanta anni fa. Con il passare del
tempo le cose non sono migliorate, quindi
il nostro impegno deve essere quanto mai
tenace.
Parlando di primavera, però, noi mettiamo
in luce la bellezza imperitura della fede
cristiana e la gioia che le è collegata. È questa
visione positiva, reale non artificiale,
a dare slancio e vigore al nostro impegno.
La Quaresima, con l’invito alla conversione,
ci fa scoprire la bellezza del Vangelo,
il fascino di Cristo e il gusto di essere la
comunità di coloro che hanno avuto il
dono della libertà dei figli di Dio. «Se il
Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero»,
leggiamo in Giovanni 8,36. Questo è il
traguardo della fede cristiana ed a questo
ci dirige il tempo della primavera dello
spirito.»
[email protected]

 


9 marzo Santa Francesca Romana (auguri e ringraziamenti per molte  persone sono idealmente espressi, sottintesi ma certi)

Per il mercoledì delle ceneri ho tolto dal chiostro il “totem” .  Non ho aggiunto altro. Senza distrazioni inutili sarà più semplice procedere. Ho riletto un paio di volte il contributo di don Fabio Rosini http://www.famigliacristiana.it/blogpost/i-domenica-di-quaresima-anno-c—10-marzo-2019.aspx

Così potrò rileggerlo ancora!