Di Centa prima della “Crudel Zobia ” al 27 febbraio

Di Centa M

Questa è una fotocopia con la nota: Originale a “la Vita Cattolica”. L’acquerello è per Manuela Di Centa  campionessa olimpica ai XVII Giochi olimpici invernali di Lillehammer 1994 dove vinse una medaglia in ognuna delle gare di sci di fondo in programma. Ne ho sentito parlare ieri sera su Telefriuli perché nella gara sulla distanza di 30 km  che si disputò in tecnica classica,

25 anni fa il 27 febbraio  fu oro  

Oggi ho recuperato questi bozzetti di lei, del fratello Giorgio (anche il parroco di Rualis fa Di Centa di cognome!);

e di Gabriella Paruzzi

Questa mattina però la dolce mamma (la dr.ssa Elisa Mauro) dalla stessa TV ci ha letto la pagina della AGENDA FRIULANA di famiglia (Chiandetti) che cura

http://www.famigliacristiana.it/liturgia/santalessandro-di-alessandria.aspx

https://it.wikipedia.org/wiki/Nicola_di_Lussemburgo

Mi sono dimenticato di decapitare Rizzardo di Varmo e chissà quanti altri. Non ho messo una ‘X’ nemmeno sulla mamma di Filippo (o Federico ?) de Portis !

(Mi impressiona sapere che Niccolò è sepolto sotto l’altare nel duomo di Udine: santo o peccatore ? È nel giudizio di Dio. E questo mi basta!)

Sono ignorante … e imprudente !

IMPUDENTE ! TACI!

Non avrei dovuto  mettere le signorine sul carro di Bertrando. Mi sovvengono ancora le parole di Monsignore archivista: “Dovevi proprio dire tutto?”

( Adesso continueranno a farmela pagare ! In silenzio!)

Questa storia dei patriarchi ne ha evocata un’altra http://www.viaggioinfriuliveneziagiulia.it/wcms/index.php?id=11269,0,0,1,0,0

…È la mattina del 27 gennaio 1511, giovedì grasso, quando Antonio Savorgnano, che comanda le Cernide, ovvero le truppe contadine di difesa, da l’allarme, dicendo che le truppe imperiali sono vicine alla città e stanno saccheggiando Pradamano. Al suono della campana del Castello fa radunare tutto il popolo armato, con l’aggiunta di 1500 armati del contado vicino, all’esterno di Porta Aquileia, a sud di Udine… .(Nella foto: campagna  nei pressi del torrente Torre a Pradamano. Al centro oltre gli alberi il profilo del castello e del campanile di Santa Maria di Udine)

Una brutta storia nel contesto del carnevale di un anno bestiale (terremoti, pestilenze, distruzioni, cattiverie, …). Ho ritrovato alcuni appunti poi inviati a LA PATRIE DAL FRIÛL (2007 per il 2008)

All’interno della pubblicazione alcune illustrazioni legate ai fatti del 27 febbraio 1511 (Giovedì grasso)http://www.lapatriedalfriul.org/wp-content/uploads/zenarfevrar_08.pdf

http://www.lapatriedalfriul.org/?p=5393

Tutto l’orrore si trasforma in goliardia.Il potere irriso.

Gli uomini terrifici diventano MASCHERE

Dritto e rovescio . I punti di vista cambiano. La sostanza no. Mi chiedevo ieri tornando sui e dai luoghi dell’ altro ieri:

 È onesto parlare o tacere?

Con alle spalle il palazzo Stainero/Dorigo ho fotografato nuovamente il gregge compreso fra la nuova distilleria Nonino e l’abitato di Persereano. Gli animali hanno ambiente e temperature ottimali per continuare la specie. Meglio, la Vita. Vita che presto sarà morte per alcuni di essi (i più teneri ed indifesi!)

Le temperature di questi giorni sono fallaci. All’occhio!

Amore nato a carnevale, muore a Quaresima 

(Non interessa a nessuno il “bel” bozzetto acquarellato di sopra? Valgo proprio niente?!)

San Gabriele dell’Addolorata 27 febbraio