il gallo ha cantato due volte il giorno di Santo Stefano

Ho chiuso il giorno del Natale del Signore con una brutta parola all’ indirizzo dei pastori. Appena levato, da sordo, ho udito un gallo cantare due volte. Annunciava idealmente il giorno dedicato alla Nascita al cielo di Stefano protomartire. http://www.famigliacristiana.it/liturgia/santo-stefano-protomartire_67951.aspx

Remo Gressani (il cugino di mia madre, il probabile autore delle pitture nella cappella del demolito ex asilo di Lauzacco) aveva appeso nella sua casa in muro un tagliere da polenta decorato con su scritto:

“TE  FAMEE E REGNE LE PÂS CUANT CHE AL GJAL AL CJANTE E LE GJALINE E TÂS” (In famiglia regna la pace se canta il gallo e la gallina tace)

L’avevo già detto fra le pagine di questo sito (diario e confessionale).

Nelle “paroline affettuose” fra coniugi è volata la parola “VIGLIACCO !” per me. Ricordo il contesto banale. Forse un pretesto. È diventata un “macigno”! Non ancora risolto!

(Il campo del privato, del personale impone qualche regola di prudenza e delicatezza, tuttavia il “non detto” è facilmente o volutamente equivocabile e non aiuta. Cerco di essere corretto!).

Se non volessi bene a mia moglie e alla mia famiglia  non sarei qui. Avrei scelto diversamente…

le promesse pronunciate  al matrimonio mi hanno limitato ma nello stesso tempo hanno rappresentato un argine a  lusinghe e facili comode fughe …

Siamo bestie e SANTI.

Fra le “santità” di mia moglie  è non avermi voluto esclusivamente per se stessa. Vincendo possessività, gelosia ed egoismo dei primi anni mi avrebbe volentieri spinto (e forse l’ha fatto indicandomi la via della scuola nella “lontana” Gemona) eroicamente lontano da sé … Gravata da cinque figli mi aveva già dato moltissimo (io tutto quel poco che mi restava! Ormai ero una ciabatta non aggiustabile)…

Sentendomi amato, da sposo e padre “riuscivano tutte le mie opere”…http://www.perfettaletizia.it/bibbia/salmi/salmo127.htm

Alla stagione “professionale” più bella e feconda della mia vita dovevo e ho dovuto rinunciare per provvedere agli obblighi genitoriali … che avrebbero richiesto non la sufficienza come già garantivo, ma l’ ottimo, il massimo …

I nostri figli sono diventati per lei, che ha avuto l’opportunità di modellarli , aldilà dell’intuibile dispendio, una autentica ricchezza fatta di sentimenti e corrispondenze.

A me rimane parte del dispendio e, per essere chiari, il loro disprezzo …

Poiché sono i miei figli, le pietre che sempre mi lanciano contro sono solo sassolini. Mi fanno male ma non sono ancora riusciti a finirmi. Anzi, se monto sul cumulo di ghiaia , vedo sempre meglio e …lontano.

(Un lontano sempre più vicino alla fine. Voglio tener lo sguardo puntato sul FINE!)

Nel giorno di san Giovanni Evangelista aggiungo il contributo di Ravasi  http://www.famigliacristiana.it/blogpost/langoscia-di-maria-e-giuseppe-per-il-figlio.aspx

 

Aggiungo pure il link relativo allo scorso annohttps://giannidilena.altervista.org/giovanni-ride-onomastico-del-figlio-grande-forse-questa-sera-suona-trieste-al-rossetti/

 


Ieri, nel giorno di Natale, su TeleFriuli ho molto distrattamente seguito l’intervista, passata più volte, della signora Isabella Gregoratto all’arcivescovo Mazzocato.

Non ho dati nitidamente riferibili, non ho preso appunti significativi. Alcuni  scarsi elementi mi tornano in mente fuori da un ordine logico.

Le poche cose riferibili si basano su una percezione , da bestia, della mimica, espressione di rara umanità, del nostro pastore.

Ricordo che

  • ha associato la capacità di sua nonna nell’affrontare grandi difficoltà per mezzo della “serenità profonda”;
  • si è lamentato del mancato incoraggiamento.“Facile sparare sul conducente”
  • relativamente  al progetto  sulle collaborazioni inter- parrocchiali (CP) “i primi riscontri paiono incoraggianti”;
  • un argomento è stato i giovani… Ha parlato con aria soddisfatta di agevolazioni economiche di “specie di borse di studio”;
  • un altro, le nascite. La denatalità … Lettera ai sindaci  … sensibilizzazione della politica Capire le ragioni della crisi spirituale/culturale;
  • per l’emergenza stranieri si è appellato alle parole del papa e le ha ripetute :”Accoglienza sostenibile”, dividendole: “Accoglienza” / “Sostenibilità” .

Sull’ultimo dei punti mi pareva direttamente informato. Ha parlato di economia per i poveri. Per quelli friulani e per quelli stranieri accolti con lavoro, ma ritrovatisi senza a ricongiungimenti familiari avvenuti. Ha nominato i “centri di ascolto” della Caritas e l’assistenza prodotta.

(In una radiotrasmissione dalla emittente della Diocesi, un mesetto fa in coincidenza della Colletta Alimentare si diceva soddisfatto: “ABBIAMO il Banco Alimentare che funziona molto bene…” .

Essendo stato beneficato da questa organizzazione per un certo periodo  quale titolare di “Famiglia numerosa” , avrei qualcosa da dire al proposito…

Riconosco a mia moglie il merito e il vantaggio di essere stata accorta e diffidente a certe modalità di aiuto …)

Con puntualità alla giornalista che nominava il “microcredito” rispondeva sottolineando convenzioni/accordi fra Diocesi – Banca di Cividale – Fondazione Friuli (già CRUP).

Ha ricordato di quanto gli interessi l’impegno degli Amministratori pubblici e di come si spenda in questo nella formazione dei giovani per una futura classe dirigente. …Mostrava di essere particolarmente “vivace”.

Di contro, veramente mi ha stupito di come ha liquidato le cause di ordine spirituale fra le ragioni di crisi della natalità:

“Mica solo qui, ma …in tutta Europa”.

Come se la questione dovesse interessare i pescatori di baccalà norvegesi o i banchieri del Liechtenstein  o gli addetti alle pulizie nel parlamento di Strasburgo e non un vescovo particolare della Chiesa Universale (a proposito Monsignor Mazzocato non mi ha ancora detto se gli piace o gli interessa il dipinto : “Il sanc dai Martirs… “con la tartaruga e il gallo contrapposti,

in prova sulle scale di via Ungheria a Udine che portano agli Istituti Teologici Interdiocesani)

È fondamentale che la Chiesa monitori i comportamenti delle istituzioni : la moralità, l’etica. Lecito anche trovare sussistenza e vantaggi …specie se a vantaggio del bene comune e dei più sfortunati.

(Purtroppo  sono veramente ignorante e incapace nei “giochi delle alleanze vantaggiose”, ma sono riconoscente e ringrazio il cielo se uno si adopera onestamente per il bene altrui )


Un’altra cosa che riconosco a mia moglie è aver appreso da lei che gli stipendi iperbolici dei politici sono per le spese e per evitare che si corrompano …


A proposito di martiri, di Santo Stefano e “feste di precetto”, a proposito di Eucarestia . A proposito di “Comunione e …

Per i Martiri di Abitene introduco con  il link http://www.donbosco-torino.it/ita/RMA_Archivio-2013-15/4-Spiritualita/2015/1-02-Cristiani-senza-Eucarestia.htm

Non ci si può separare dalle cose amate, difficilmente ci si schioda da abitudini capaci di darci un ritmo e placare le coscienze.

Mi sovviene che l’intervista di TeleFriuli all’Arcivescovo si concludeva e con gli auguri, ma anche con la domanda della giornalista su cosa avesse fatto il presule in questi giorni. In verità più che la domanda , mi sovviene vagamente la risposta: ” Ho le celebrazioni, oggi vado a mangiare  sarò a pranzo con  i bambini abbandonati (?) dalle Suore della Provvidenza, porterò loro qualcosa … “ ( Un grifone finito nel cespuglio distratto dal presepio emerso dalle acque del lago di Cornino)

Con mia moglie mi sono ritrovato a consultare il foglio appeso con le celebrazioni

per vedere dove c’era la Messa nella CP di Pavia di Udine. Una era già stata celebrata al santuario di Muris e alle 10.00 una sarebbe stata ancora nella vicina Percoto, l’altra a Risano.

So che ogni parola è oziosa e vana, ma senza l’ansia da scuola la disponibilità potrebbe sorgere in qualsiasi momento, perciò ho  osato impersonando il gallo:

“Qualcuno viene a Messa con me?” Poi ho esortato Michele:”Dai prendi la bici che andiamo!” Ma senza aspettare improperi, infilato un giaccone,sciarpa, guanti e cuffia di lana mi sono avviato alla volta di Percoto.

Passata la piazza ho visto che l’orologio del campanile segnava un quarto alle dieci e allora ho svoltato bruscamente,”mettendo in panico una macchina bianca sopraggiunta nel  …silenzio”, per arrivare in tempo Risano.

Al vedere candide garzette nei vigneti Pighin mi sono dispiaciuto di non aver avuto la macchina fotografica con me. E mi sono dispiaciuto ancora di più per la scoperta fatta in chiesa

per essermi seduto in un posto desueto: il quattro/cinquecentesco fonte battesimale con tre teste femminili con caratteristici copricapi scolpite sul basamento (virtù?) e un San Canziano martire (titolare della chiesa) con una Santa Maria Maddalena penitente, che subito mi aveva preso con i suoi capelli, ritagliati nel fusto che regge la vasca.

Alle 10 e dieci, 10 e un quarto non era arrivato alcun sacerdote. Con molto riguardo e attenzione è stato comunicato questo disguido. Si sarebbe atteso ancora con una adeguata lettura poi sarebbe iniziata in sostituzione ed in emergenza una “liturgia della parola”. E così è stato!

Nel frattempo con i piedi confortati da un riscaldamento a terra ho notato di spalle la parte giovane della mia famiglia. Mi sono alzato per lasciar sedere l’elemento meno tenero dei tre. Mia moglie. Però avevano già adocchiato un intero banco libero più avanti. Così mi sono associato  e li ho seguiti. Nella forma, potremmo aver dato l’idea di una “famiglia felice”a chi , è probabile, lì non ci conosce a fondo.

Come noi ci accomodavamo,  buona parte di un’ altra famiglia “modello esemplare” ed annessi si era già allontanata all’annuncio che non ci sarebbe stata la Messa.

Ora insistere e perseverare è diabolico , ma dire che c’è ostentazione è un dato di fatto. Se il fastidio non è solo mio, il fatto è oggettivo.

Facilmente mi si potrebbe dire che è accanimento essendo la stessa famiglia che mi sono permesso di criticare per l’uso del telefonino in chiesa. Io posso ribattere che è fatto apposta , una provocazione e lo penso!

In tutta amicizia (ieri ci siamo scambiati gli auguri che mi sono parsi veri)

In passato, fuori da questi ultimi eventi, mi ero permesso di segnalare il dispiacere (l’ho anche scritto) che il loro comportamento avrebbe potuto procurare nelle persone impossibilitate a muoversi. Mi era parso avessero inteso. Per riguardo ai presenti , anche oggi, avrebbero potuto seguire la liturgia  e quanto la Provvidenza loro assegnava, compensando eventualmente con una Santa Messa ricercata altrove,in altro momento…

https://it.wikipedia.org/wiki/Beatus_vir

Credo che si sentano proprio nel “giusto” e incarnino volentieri il ruolo di faro per la parrocchia. Non ho gelosie e invidie se don Valerio li propone a modello ed ha particolare riguardo . Se lo meritano. Anzi  questo confermerebbe virtù che riconosco loro dai tempi “antichi” : hanno un quadretto dei primi tempi reduce da Venezia . Una oscenità artistica ma densa di significato perché illustra il salmo 127  del link  che inserisco nuovamente http://www.perfettaletizia.it/bibbia/salmi/salmo127.htm

Basta che non producano danno!

Sappiano che solo ieri davanti al presepio di Kathia ho raccolto il pianto di una loro congiunta in un brutto momento :”Quando mai riuscirò ad essere come …”


Con molta umiltà le due signore “ministranti”  hanno in chiusura esortato alla preghiera comune per avere la grazia della presenza di Sacerdoti.

Ho sentito il gallo cantare due sole volte. Potrebbe averlo fatto una terza. È solo una probabilissima ipotesi.

In ogni caso non ho rinnegato nessuno, né posso paragonarmi a San Pietro pur sapendo che dovrò piangere amaramente per aver dovuto parlare io al posto di altri!


Il telefonino di Ilaria, a celebrazione conclusa, è stato prezioso.

L’ho quasi costretta a seguirmi per farmi il piacere di fotografare il dipinto in sacrestia (sul quale ho fatto l'”integrazione pittorica”anni fa)

e la Maddalena del fonte (s’intravedono il gladio di san Canciano e malamente le teste)

È impressionante come sia stata costretta la “Apostola degli Apostoli”, colei che per prima ha visto il Signore: pare una supposta!