fumata nervosa

Fumata viene italianizzando la nebbia. “Fumate basse – come si dice in friulano – bon timp  e lasse”.

Allora, fra Carnevale e Quaresima potrebbe tornare il sole e il freddo. Il geloIl gelo fra le persone, che pur vicine, non si vogliono intendere.

Don Bellina – pre’ Toni che era nato l’11 febbraio (il dì de Madone di Lurd ! Come diceva) ha perso molto tempo a scrivere per i confratelli. Affinché comprendessero. 

Invece,  lo hanno fatto morire di rabbia e nervoso. Oltre il proprio male – una dose severa – assegnatogli dal Buon Dio, ancora oggi, deve sopportare le prediche che schivano una condotta cristiana e autorizzano opere insane. Doppie

(Sfuggono, evitano, ma se “toccati” strepitano, attaccano e mordono. Come bestie feroci. Diavoli proprio !)

fumata abs

Andando. Non si vede niente ? Meglio . Occhio non vede, cuore non duole !

FUMATE di giorno e di notte. Lì … arde fissa la fiamma. Farà sempre caldo ?!

Paiono rabbiose. Come “Arie di festa”, stanno per finire ?

(Mi consigliano di smetterla, di mettere “una pietra sopra”, di non perdere tutto … di non farmi ulteriore male  per orgoglio e ostinazione …)

Trovando giovamento a stare in piedi e a camminare, la sera di Santa Apollonia, tastando con la lingua la situazione dentale, sono andato a Risano. Il venerdì sera si recita Rosario e si celebra la Messa. Come di giovedì a Lauzacco. (Ci sono ingredienti simili. Prima di adorare il Santissimo si pone mano al “Libro dei conti”. Con la cartelletta, la precedenza è data agli “Affari economici” … La “baracca” sta su per volere degli uomini. Per la buona volontà e l’abilità dei “revisori dei conti” dei “ragionieri”. La ‘Chiesa’ , invece, la regge il Signore!)

La “cerata” col cappuccio, gli stivali di gomma ai piedi, l’ombrello vistoso a spicchi alternati arancio/nero di Marisa, ed è stata  “vacanza”. Nonostante il paesaggio notturno a Nord !

Il cielo dovrebbe essere di tutti… penso alle polveri di ogni misura … La pioggerellina abbatte. Ricadono al suolo e poi vanno dove ?

(Ho ripensato a cose antiche al vedere… mi è tornato alla mente il rischio sventato! Era , per la mia ostinazione, per la volontà a  proseguire il cantiere nella chiesa di San Lorenzo a  Rualis,  agivo come fossi padrone della stessa … Avrei potuto buscarle. Le squadracce di armati erano pronte …)

fumata diffusa

Tornando. Non si vede niente ? Meglio. Notte, è !

Sono tornato in tempo per ascoltare la Messa dalla Radio Diocesana (Spazio 103). Celebrava e predicava… (tentava il canto più bello) il Canonico  Monsignor don Gianni Fuccaro.

(Non credo per il mosaico  coi “Discepoli di Emmaus”, che volle per l’oratorio a Remanzacco, si debba riconoscere  al Sacerdote il merito e la grazia di una profonda spiritualità… che fa bene alla Chiesa)

Fumata diffusa

fumata selvuzzis

Capitava anche ieri o l’altro ieri… Dolente arrancavo, quando, un altro individuo (un mite guerrafondaio) , più lesto, momentaneamente  slegato in contromarcia schivava …passando dal lato opposto della carreggiata. L’ho appellato, ricordando il “disastro” prodotto … Forse trae beneficio. HA TRATTO BENEFICIO dimenticando la grazia che ha avuto negli anni !

fumate o non fumate

Fumate o non fumate, è come nelle teste di certi uomini. Atmosfera ovattata. “Bambagia”. Ad altri, restano pali e “spiciotti” da infilare … nel caso, come supposte !

fumata apollonia

Lorenzo come Agata, ma anche Apollonia – patrona dei dentisti –  finisce in fumo. Questa signora d’ Alessandria, non acerba, si tuffa fra le fiamme  di proposito, in modo “discutibile”. Ma Agostino schiva …

fumata cavallo

“…NON SI GUARDA IN BOCCA “

Leggevo stamane su F.C. (questo e altro!)

I particolari della vita di questa santa d’Egitto ci sono sconosciuti, Eusebio nella sua Storia Ecclesiastica riporta un brano della lettera del vescovo san Dionigi di Alessandria, indirizzata a Fabio di Antiochia, in cui narra alcuni episodi di cui era stato testimone durante la persecuzione scoppiata negli ultimi anni dell’impero di Filippo (244-249): una sommossa popolare, aizzata da un malvagio indovino, produsse il massacro di moltissimi cristiani, le cui case furono devastate e saccheggiate.

I pagani presero Apollonia, una donna non sposata, già avanzata in età, alla quale colpirono le mascelle facendone uscire i denti, e minacciarono di gettarla in un rogo da loro acceso se non avesse pronunciato assieme a loro parole empie.
«Ella», così nella lettera di Dionigi, «chiese che la lasciassero libera un istante: ottenuto ciò saltò rapidamente nel fuoco e ne fu consumata».

Il fatto sarebbe avvenuto nel 249. La vita di Apollonia era stata irreprensibile e degna di ogni ammirazione, e forse questa sua condotta esemplare e l’apostolato che svolgeva suscitò l’ira dei pagani, che infierirono sul suo corpo in maniera crudele e volgare.

Il racconto di Dionigi, così come lo possediamo, non contiene il minimo rimprovero per questa fine volontaria di Apollonia, che può sembrare suicidio. L’episodio dovette suscitare ammirazione non solo tra i carnefici e i pagani, ma fra gli stessi cristiani. Di questo si trova un’eco in Sant’Agostino il quale però non prende posizione sul problema se sia lecito darsi volontariamente la morte per evitare di cadere in peccato.

fumata celeste

Patrona degli sdentati ? L’ aiuto celeste  gioverebbe più a questi che ai cavadenti !

Il culto di Apollonia si diffuse comunque presto in Oriente, e più tardi anche in Occidente: a Roma una chiesa, che oggi non esiste più, con un cimitero attiguo fu dedicata a lei presso la basilica di S. Maria in Trastevere. Molte sono pure le località d’Europa in cui furono costruite chiese e cappelle in onore della martire alessandrina, e particolarmente ricca è l’iconografia che la riguarda.

Leggevo altro, dicevo, stamane. Qualcosa di nitido e chiaro:
“Gesù, discepolo del Battista?”fumata battista

Non è la prima volta che mi permetto in questa rubrica una divagazione autobiografica, anche perché essa si basa sulle domande che mi sono state rivolte – talora pure dai lettori di Famiglia Cristiana – durante gli ormai molti anni del mio impegno di comunicazione pubblica. Ebbene, in occasione di una laurea ad honorem che mi veniva assegnata alla Loyola University di Chicago, una persona mi invitò a interpellare proprio un docente di quella università, l’italiano Edmondo Lupieri, attorno ai suoi studi importanti sul Battista e i suoi seguaci che, anche dopo l’ingresso in scena di Gesù, continuarono a riconoscere come Messia il loro maestro, persino nei secoli successivi.

A  parlare così è il Cardinale Ravasi. (Il link , sotto)

Ma, a Udine, è venuto facile incontrare il “docente” Lupieri anche a me. Una volta è stato per il Battista, appunto. L’altra volta, alle “Grazie”, per la Maddalena.

Se sarà il caso aggiungerò i vecchi articoli …

 

https://www.famigliacristiana.it/blogpost/gesu-discepolo-del-battista.aspx

… molte immagini risultano cancellate, rimosse (non so perché e da chi)… allora, senza rileggere e correggere, per allontanare la “tristezza cattiva” ripropongo, ecco:

https://giannidilena.altervista.org/conversione-credere-alla-bellezza/

Resta qualcosa? Un pelo di cammello!

https://giannidilena.altervista.org/lunga-vita-della-covid-grazie-a-sfocato-virus/

… alcuni hanno, vivono “nel piacere di non piacere“. Ne ha parlato Papa Francesco …

fumata papale

Svegliandomi, il giorno di Santa Scolastica, ancora avvolto da nebbie, ho pensato questo  sentimento della tristezza negativa riferito a me. Parimenti, senza voler giudicare, questo vizio è paradossalmente molto comune … dipende dai punti  (dal punto) di vista !
Pasian di Prato, il presbiterio della parrocchiale dipinto con l’oro degli ex voto

Pasian di Prato, il presbiterio della parrocchiale dipinto con l’oro degli ex voto… (Da la Vita Cattolica) “ORO ALLA PATRIA”

Dal primo libro dei Re
1Re 12,26-32.13,33-34

In quei giorni, Geroboàmo, [re d’Israele], pensò: «In questa situazione il regno potrà tornare alla casa di Davide. Se questo popolo continuerà a salire a Gerusalemme per compiervi sacrifici nel tempio del Signore, il cuore di questo popolo si rivolgerà verso il suo signore, verso Roboàmo, re di Giuda; mi uccideranno e ritorneranno da Roboàmo, re di Giuda».

Consigliatosi, il re preparò due vitelli d’oro e disse al popolo: «Siete già saliti troppe volte a Gerusalemme! Ecco, Israele, i tuoi dèi che ti hanno fatto salire dalla terra d’Egitto».
Ne collocò uno a Betel e l’altro lo mise a Dan.
Questo fatto portò al peccato; il popolo, infatti, andava sino a Dan per prostrarsi davanti a uno di quelli.
Egli edificò templi sulle alture e costituì sacerdoti, presi da tutto il popolo, i quali non erano discendenti di Levi.
Geroboàmo istituì una festa nell’ottavo mese, il quindici del mese, simile alla festa che si celebrava in Giuda.
Egli stesso salì all’altare; così fece a Betel per sacrificare ai vitelli che aveva eretto, e a Betel stabilì sacerdoti dei templi da lui eretti sulle alture.

Geroboàmo non abbandonò la sua via cattiva. Egli continuò a prendere da tutto il popolo i sacerdoti delle alture e a chiunque lo desiderava conferiva l’incarico e quegli diveniva sacerdote delle alture. Tale condotta costituì, per la casa di Geroboàmo, il peccato che ne provocò la distruzione e lo sterminio dalla faccia della terra.

Parola di Dio.

fumata orlando

Al lavoro di sopra conviene la firma con poche o SENZA PAROLE

fumata sterminatore

 

La Liturgia del Giorno dissipa le tenebre con il seguente Salmo Responsoriale

Dal Sal 105 (106)

 

R. Ricòrdati di noi, Signore, per amore del tuo popolo.

Abbiamo peccato con i nostri padri,
delitti e malvagità abbiamo commesso.
I nostri padri, in Egitto,
non compresero le tue meraviglie. R.

Si fabbricarono un vitello sull’Oreb,
si prostrarono a una statua di metallo;
scambiarono la loro gloria
con la figura di un toro che mangia erba. R.

Dimenticarono Dio che li aveva salvati,
che aveva operato in Egitto cose grandi,
meraviglie nella terra di Cam,
cose terribili presso il Mar Rosso. R.

 

Una fosca “recita di Carnevale” come desidera Sua Eccellenza  durante le sue visite per nascondere le mancanze, le deficienze. Le ” omissioni”!
Solo sabato scorso c’era chi o colei che, davanti al Vescovo, penetrando le nebbie di lontanissimi tempi, evocava caffé bevuti con l’antico Parroco, don Alcide. In forma nostalgica

A queste persone, viene mai il sospetto che possono incarnare  e quindi ostentare (magari nei pressi dell’  ‘ALTARE’ “il piacere di non piacere” ?

Dall’ ultima Catechesi di papa Francesco all’ Udienza Generale:

«La tristezza è il piacere del non piacere».
Fa l’esempio di «certi lutti protratti, dove una persona continua ad allargare il vuoto di chi non c’è più» e che «non sono propri della vita nello Spirito. Certe amarezze rancorose, per cui una persona ha sempre in mente una rivendicazione che le fa assumere le vesti della vittima, non producono in noi una vita sana, e tanto meno cristiana».
(Figuriamoci se al posto di una persona  sono “mille o più” rancorosi aggregati e preoccupati, ché si sentono insidiati da un singolo nei comuni e vantaggiosi interessi di borsa !)
La tristezza, allora, «da emozione naturale può trasformarsi in uno stato d’animo malvagio. È un demone subdolo, quello della tristezza. 
fumata antonio
I padri del deserto lo descrivevano come un verme del cuore, che erode e svuota chi l’ha ospitato. Questa immagine è bella, ci fa capire, un verme nel cuore che erode e svuota chi lo ha ospitato».
Bisogna «stare attenti a questa tristezza e pensare che Gesù ci porta la gioia della resurrezione.
Ma cosa devo fare quando sono triste? Fermarti e vedere se questa è una tristezza buona o è una tristezza non buona e reagire secondo la natura della tristezza.
Non dimenticate che la tristezza può essere una cosa molto brutta che ci porta al pessimismo e a un egoismo che difficilmente guarisce».

(Liturgia del Giorno 12 febbraio)

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Gc 1, 1-11

Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, alle dodici tribù che sono nella diaspora, salute.
Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove, sapendo che la vostra fede, messa alla prova, produce pazienza.

E la pazienza completi l’opera sua in voi, perché siate perfetti e integri, senza mancare di nulla.

Se qualcuno di voi è privo di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti con semplicità e senza condizioni, e gli sarà data. La domandi però con fede, senza esitare, perché chi esita somiglia all’onda del mare, mossa e agitata dal vento. Un uomo così non pensi di ricevere qualcosa dal Signore: è un indeciso, instabile in tutte le sue azioni.

Il fratello di umile condizione sia fiero di essere innalzato, il ricco, invece, di essere abbassato, perché come fiore d’erba passerà. Si leva il sole col suo ardore e fa seccare l’erba e il suo fiore cade, e la bellezza del suo aspetto svanisce. Così anche il ricco nelle sue imprese appassirà.

Parola di Dio.

Anche le più sceme delle persone andavano a villeggiare ad Arta Terme ( Un paio d’ore. Andando e tornando in corriera.  Come oggi per TURISMO FVG)

Per il tema, continuo a farmi del male andando a ripescare fra fanghi tossici, ‘sì da intorbidare le acque con personali “dragaggi” per veicolare transatlantici da Barbana a Buttrio. Possibilmente a “Porto Cargnacco”

Ascoltavo – in maniera insufficiente, frammentaria  per poter “giudicare” – poco fa da un telegiornale, tre gradi di Politici/Amministratori che inveivano contro qualcuno o qualcosa  dalla “Foiba di Basovizza” nei dintorni di Trieste.

https://giannidilena.altervista.org/caffe-nero-salato/

https://giannidilena.altervista.org/sempre-piu-arancione/

fumata appunti dal duomo

Don Federico Grosso (figlio di Medico e Farmacista) ha ricordato, come l’Arciprete don Luciano, l’ “idea di papa Francesco: quella di una Chiesa come Ospedale da campo capace di medicare chiunque si trovi nel bisogno trascurando, in prima approssimazione, i dettagli …”;

ha poi parlato dei “molti treni che la Chiesa ha lasciato andare. Persi.

Ha sottolineato la gravità della perdita, nella Chiesa, delle parole e dei gesti di Gesù”

fumata

dal 1792 la Porta grande della chiesa di Santa Agata a Lauzacco è  l’ingresso ad una stazione asimmetrica, ora con la “pelle” cosparsa di muschi e licheni che la VIVIFICANO. Il volto del Risorto è “fumato” affinché possa essere ricercato. (Come fosse un bandito. Il capo dei cristiani ! Non dovevamo essere già – secondo il Ministro –  a ricostruire l’ Ucraina ?)

“vicinanza compassione tenerezza”

fumata di papi

fumata giallafumata angelus

… anche le colombe vogliono metter su famiglia e fare pulcini. Umilmente. Al modo voluto dal Creatore

Mi è capitato di osservare di recente una coppia di cornacchie grigie, bicolori, mimetiche , scacciare e quindi scortare una poiana affinché rimanesse appollaiata su un ramo remoto di un albero ancora presente su quello che era il suo territorio di caccia !

Piche. gazze ladre, corvidi prevalenti. Opportunisti e feroci…  solo loro sono le uova “per bene” ? 

Dal Sal 118 (119)

 

R. Venga a me la tua misericordia e avrò vita.

Prima di essere umiliato andavo errando,
ma ora osservo la tua promessa.
Tu sei buono e fai il bene:
insegnami i tuoi decreti. R.

Bene per me se sono stato umiliato,
perché impari i tuoi decreti.
Bene per me è la legge della tua bocca,
più di mille pezzi d’oro e d’argento. R.

Signore, io so che i tuoi giudizi sono giusti
e con ragione mi hai umiliato.
Il tuo amore sia la mia consolazione,
secondo la promessa fatta al tuo servo. R.

Fumata la Domenica pomeriggio

Una breve storia, un circuito a piedi (Lauzacco  – Risano – Tissano – Lauzacco con minor numero di parole possibili)  fra vino e birra annacquati e fumati da scorie. (Il vino si può fare oltre che con l’uva, con le “polverine” … ma si guasta l’ “immagine”. E non è, proprio, il caso !)

fumata domenica 1 fumata stazione

fumata mascherata

Fumata mascherata. Sotto il cartello, come scherzo pesante, rinvenni, a settembre dello scorso anno, il terzo tasso morto. Forse una tassa (Era quando la fotocamera non funzionava !)

Dopo Tissano andando a Lauzacco, poco prima della stazioncina dismessa della ferrovia (il binario del “MILITE IGNOTO”) c’è una vigna…

Una lepre, proveniente da essa è comparsa correndo. Spaventata dalla mia presenza… e dall’ acqua nel fosso è retrocessa e, con rapida ampia manovra si è portata più avanti. Prossima all’ edificio. Breve indugio, poi il salto… almeno tre metri. Oltre l’acqua. Oltre la strada … libera e VIVA !

(Si faccia atto di fiducia. L’ “operatore”,  come le foto  sono quello che sono !)

fumata lepre

fumata lepre 2

la bestiola è già in strada, dopo il salto. Troverà rifugio oltre la siepe alberata sulla destra guardando

fumata cane1

L’inseguiva uno stupido cane da caccia. (Ho pensato questo di lui che s’intravede a sinistra , dopo il palo, ma lo stesso penso del suo padrone. Uno stupido più grande ! Si tratta forse di “ARTE VENATORIA” ? )

fumata inutile

Passata la ferrovia uno sguardo a Nord e a Nord-Est lungo il fosso coi legni segati e con l’acqua diluita da lattine svuotate di birra

fumata tappa

Una volta a casa, non ho fatto in tempo a sedere (per seguire  la “Messa del Malato” dal duomo di Udine). Volveno ha clacsonato per la volta di Palmanova.

fumata vetrata

Così la vetrata nella cappella del Santissimo Sacramento al duomo “dogale”. Il pellicano ha una storia d’Amore sottesa. Di VITA

Si usava fumare in attesa dei nati bambini, solevano i padri pazienti,  fuori della Sala Parto, nelle vignette illustrate per cavare il nervoso.

Si usava fumare  dopo … aver copulato;
e dopo pranzo … (VALEVA quindi SOLO  per determinati vizi di gola e lussuria… e ira !) 

luce alla bandiera !

Dopo pranzo (poiché non fumo più!) ho notato la bandiera slabbrata e sbuffi nervosi a tratti rabbiosi.

Pazienza. L’acciaio apre la terra.

(Malaga è di Piombino – se è ancora viva !-. Con ciò mi auguro che non sia piombo sparato per me. Da qualche anno, sbagliando, ho tolto il mercurio dai denti. Adesso sono costretto a ingoiare sardine “economiche e dubbie”  rinchiuse acefale dentro astucci di latta stagnati. Il tossico minio toglie la ruggine…  !)

Salustri d’azzurro

(I reali vistosi grandi buchi in campo bianco, in foto, nonostante la sequenza, non  si apprezzano. Quindi non esistono. Un caso, ma non è maquillage !).

fumata bandiera

 

fumata laggiù

fumata celeste

terra arata col ferro e salustri in cielo

Fra capannone e albero spoglio spunta il campanile di Lumignacco Mi sono emozionato per la presenza del condor andino sui fili del telefono !

fumata condor

In volo il compagno o la compagna. Difficile dire! Mi tremavano le mani e avevo fumo negli occhi.  Devono essere le correnti ascensionali… Quelle che hanno sollevato il Risorto da questa terra al tempo opportuno per farlo poi sedere alla Destra del Padre e con noi restare fino alla fine dei tempi

Nido di fenicotteri nebulosi ( fra Viale Grado o dei platani scarsi che non so !)

 

Dopo aver cantato tre volte, il gallo petrino con tracce di colpa sulla candida veste ha trovato compagnia. (È la gallina della servetta impicciona!).

I polli sono arrivati in terra di nessuno dal mare. Per nave o barchetta.

Stanno ora  provando a deporre le uova per marzo, per Pasqua (sono ancora deformi come ciottoli del Torre, ma ce la faranno) … lo fanno tubando come candide colombe …

fumata di polli

… gelosi, i simili spelacchiati si sono messi a pigolare in coro da dentro i loro serragli…  Come eunuchi. E sono stati un richiamo  potente per i trampolieri africani. Che si sono appoggiati sul bagnato !

fumata magia

Buon Dio!  Pare il parco del Serengheti. Una magia di Terna ? Quella che accende e spegne i fuochi a piacere intorno agli impianti che serve ?

 

fumata pesci

Andando diritti lungo il Viale, si potrebbe arrivare alle Terme di Grado passando per Aquileia, Altino, Torcello, …

Volendo scansare l’Italia oggi vestita in osceno  costume guerresco – da “bluff ” per la mascherata –   come pure   l’Europa pagana, converrebbe una fuga in Egitto per mare  con nave,  oppure nuotando (ma questo non lo so fare!) o ancora a piedi attraverso i Balcani trafficando un poco con … i Bosniaci. E basta ?

(Mi è capitato di vedere un innocente  selfie. Di una Amministratrice locale …  Ma non credo si possa riferire ora,  con poche parole !)

A destra si va per Tissano e  poi  a Bicinicco del “vapore acqueo” continuo  che pare fumo

Il 13 febbraio la Chiesa cattolica commemora le sante martiri Maura e Fosca.

Perseguitate e soppresse da Decio. Probabilmente di origine nordafricana. “More e belle”. Legate a Ravenna, ma dopo Altino a causa dei “barbari” precipitate a Torcello . Per le due  signorine si parla di “Spirito e latte”

Se uno ha voglia di perdere tempo, legga qua:

https://giannidilena.altervista.org/fede-potente-fra-pali-impantanati/

(A Maura sorella di Agata e a Mauretta gli auguri più cari di buon onomastico)

fumata via palma

Con rinnovata emozione, a sinistra, entro, invece, in Via Palmanova dal fondo. Volendo si traguarda, lo stesso, il faro con tutta la biblioteca d’ Alessandria volando sopra la terra desertificata dalla brama di alcuni. (Che sono già troppi !!!) Precisi. Simbionti. Ancora più pesanti delle sardine