COL LUPO DEL DUBBIO

Col lupo di cartone, dondolante, appeso ad un legno sono uscito di casa :“Vado in missione”!  Così ho salutato mia figlia Marta, questa mattina, nel giorno che fa festa a San Francesco.

Giocando un poco sui nomi ho chiamato il lavoro: “COL LUPO DEL DUBBIO”.

A Gubbio il  Santo Francesco ammansì il feroce lupo. Ho pensato che certi atteggiamenti aggressivi sono confrontabili a quelli di animali selvaggi ed intrattabili coi quali è possibile solo attaccare o fuggire.

Dopo aver sostituito nel chiostro sono andato subito a vedere la mostra “L’abbraccio del Pallium”. Poi raggiunta la canonica del duomo ho incontrato l’Arciprete. Mi avrebbe prestato “SENAPE” il quadro  svergolato appeso in una stanza che pensavo/speravo stesse in Seminario.( Quando riesco a togliere la gioia alle persone è grave: togliere il sorriso a don Luciano è gravissimo!)

Ho risolto che per questa domenica ci facciamo bastare il semino che Francesco tiene fra indice e pollice con la mano sinistra perché la destra è impegnata con la fiamma di Cristo Risorto.

Infine sono passato in Curia Arcivescovile. Un gradito incontro con la Professoressa Storica dell’Arte è stato il preludio allo scontro con il Vicario Generale. Stavo col dubbio simile a un lupo mordace, ma è bastato che scartassi un “quadretto inutile” alto una spanna per essere liberato dal tormento. (Anche i Preti parlano !)

La riconosciuta grande intelligenza del Monsignore e il suo fiuto devono avergli consentito di percepire un pensiero che più volte mi ha sfiorato. Devo recuperare a breve i soldi per pagare allo Stato la tassa di proprietà (il bollo) della mia auto. Una macchinetta. (Fosse stata anche questa la richiesta che avrei potuto fargli, mi chiedo: “Non gli pago forse, per la mia parte, la tassa di proprietà della sua macchinetta? Bisogna “dare a Cesare quel che è di Cesare….”. Forse, nel mio comportamento si configuravano aspetti di reati tipo estorsione, raggiri,  …) Non so! E non so cosa abbia percepito della mia presenza nel suo luogo. Però mi ha accusato di una cosa “inutile” che ho scritto su questo sito e, elencando una serie di ipotesi alle quali mai si sarebbe assoggettato, ha messo le mani avanti.

Mi è stato così possibile riconoscere la natura della Creatura.

Oggi 5 ottobre –  memoria liturgica di San Luigi Scrosoppi

( il Sacerdote stava spesso col lupo della fame ma credeva nella Divina Provvidenza. Le percosse erano per sé e da buon prete usava la carità per sfamare le sue bambine. Si serviva della carità per salvare le anime di tutte le persone ! )

Prima versione tempere su tavola Casa della Divina Provvidenza –  ( ? )

Sperando non distragga ( in conclusione dell’articolo si parla di carabinieri. “Servitori dello Stato” come lo erano  i due agenti di Polizia uccisi ieri pomeriggio a Trieste. La preghiera per loro, per chi ha sparato e per tutte le famiglie collegate ) aggiungo il link dello scorso anno https://giannidilena.altervista.org/a-ritroso-di-un-anno-pensando-al-primo-presepio-di-san-francesco/


Mi sono permesso di ricordare al Vicario che nonostante lui, loro – i pastori –  , dopo avermi “buttato fuori casa”, facciano di tutto per annullare la mia persona, io li cerco sempre. Comunque.

Uscendo di stanza l’ho invitato a riflettere su questo.

Nel pomeriggio, alla stessa ora della sparatoria davanti alla Questura del Capoluogo, a Lauzacco si celebrava il funerale di un “Ministro straordinario dell’Eucarestia”

Con l’arrivo del Parroco, il Signor Luigi (come Scrosoppi) è stato uno dei primi a essere stato messo da parte. C’è stata poi una certa riabilitazione. Ieri gli ha tributato lode anche il Celebrante. Come “Liturgista della Parola” era certamente conosciuto da tutti quelli che frequentano la Chiesa di Pavia di Udine, così ogni campanile si è  abbassato e si è unito nel ricordo. C’ero anch’io  all’ultimo Rosario – “preghiera umile” – che ha recitato dall’ambone. Il suo sguardo era alla “Madonna in trono” esposta nei giorni del “perdòn” ogni qual volta ripeteva ” nell’ora della nostra morte. Amen”. (Aveva la coscienza del suo stato. Percezione umana che ho trovato scritta su un pannello della mostra “Pallium”).

Facendosi accompagnare dalla Sacrestana al tabernacolo si è comunicato.

Vox populi: ” Al è un sant !”

Per quanto molte vicende, anche extra ecclesia, ci leghino non sono stato in grado di salutarlo mentre stava uscendo di chiesa. Sono scappato prima che mi raggiungesse. Poi mi sono chiesto il perché (vigliacco, indegno, …) e mi sono dato una giustificazione. Come l’avevo torturato altre volte con la mia logorrea avrei finito per lamentarmi ancora a causa del piccolo lupo che mi perseguita. (Lui, col lupo ben grande,  per AMOR DI DIO, per CARITÀ, mi avrebbe dato ascolto. La Carità  un bene comune. Non tanto comune specie fra i pastori! ).

Alla fine della Messa, quando stavo in fila per aspergere la salma con l’acqua benedetta, mi sono sentito chiamare e toccare da parte di un Rappresentante del COMITATO CAUSA CANONIZZAZIONE BEATO MARCO D’AVIANO – del quale era membro il Signor Luigi Biancuzzi . Mi è stato affidato un incarico – un servizio minimo che mi onora – dovrò consegnare una lettera al Primo Cittadino di Pavia di Udine. Come un postino. (Consegnata al Sindaco alle 17.50 del 7 ottobre -Madonna del Rosario-.La domanda sarà prontamente protocollata,  poi l’Ufficio Tecnico individuerà un luogo opportuno …)

Importante poi è rispondere alle lettere !

I matematici, i calcolatori spesso non le calcolano. Se non ci sono numeri, cifre, difficilmente comprendono la disciplina e tranquillamente ignorano !

A proposito di Marco d’Aviano https://giannidilena.altervista.org/la-madonna-se-ne-va-in-cielo-assunta-in-anima-e-corpo/

https://giannidilena.altervista.org/la-serenissima-tarlo/


Il settimanale FAMIGLIA CRISTIANA che come dicevamo preferisce immagini classiche di giganti e che in tal modo non mi fa un buon servizio, ha un gran bravo collaboratore. Non un lupo: un drago! Facilmente intelligibile  http://www.famigliacristiana.it/blogpost/xxvii-settimana-del-tempo-ordinario-anno-c—29-settembre-2019.aspx

E rimango sempre nel dubbio se i preti sono capaci di vero perdono


bruno agg. e s. m. [dal germ. brūn «di colore scuro lucente»]. AUGURI al nostro arcivescovo e GRAZIE per la  «parte di bene risolta nel nascondimento»

http://www.famigliacristiana.it/liturgia/san-bruno_5524041.aspx

Col “CREDO di AQUILEIA” si è conclusa l’omelia del Vicario Generale nella Messa delle 9.00 , oggi domenica 6 ottobre, nel Santuario della B.V. delle Grazie di Udine.

La celebrazione è inserita (quale ringraziamento) nelle manifestazioni a ricordo dei cento anni della Società Filologica Friulana http://www.filologicafriulana.it/eventi-e-attivita/congresso-sociale-4472/

Il Monsignore è sempre adeguato: con il friulano di Rusclêt , che è quello di San Daniele (24 consonanti e tutte le vocali) ha unito tre punti significativi del Friuli.

Oltre a San Daniele, appunto, anche Aquileia, riconosciuto luogo originario della nostra Fede cristiana e Cividale  che ha nominato di striscio ma dove ci è stato come Arciprete richiamato da Roma per un delicato compito.   Gli è stato tolto così un futuro promettente e lucente.

Ha ubbidito come “servo inutile”

La “formula vincente del tre” (non ho capito le prime due cose ) si conclude con la 3. FEDELTÂT (senza perdersi in nostalgie… evoca :” la potence dal cûr e cjurvièl par deventà operative, efficiente come che al dîs San Pauli al so discepul … La fuarce dal Vangeli  di studià. In profonditât.)

Che “volpacchiotto“! Nove, dieci, … Mandi, e Dio nus salvi!

(Forse servitori di grado superiore mi hanno tolto da “Roma” per lasciarmi ad altro più modesto incarico. Ci sono tanti capaci di guarire, ma c’è un solo salvatore che è Cristo Nostro Signore)


Aggiungo link dove fra le creature si percepisce la presenza del lupo

https://giannidilena.altervista.org/intorno-francesco-dassisi/


 

La lettura su FC dell’argomento  di papa Francesco all’ udienza generale http://www.famigliacristiana.it/articolo/udienza_60911.aspx

mi pone ancora interrogativi , perché:

«Colpire un membro della Chiesa è colpire Cristo stesso! Anche coloro che sono ideologi perché vogliono la “purità” della Chiesa, colpiscono Cristo».

Il Saulo che perseguita i cristiani è rabbioso. E questo invita ciascuno a interrogarsi. «Come vivo la mia vita di fede?», chiede il Papa a ciascuno. «Vado incontro agli altri oppure sono contro gli altri? Appartengo alla Chiesa universale con buoni e cattivi, ma con tutti, o appartengo a una ideologia selettiva? Adoro Dio o adoro le formulazioni dogmatiche? Com’è la mia vita religiosa? La fede in Dio che professo mi rende amichevole oppure ostile verso chi è diverso da me?».

(È possibile che qualcuno pensi a me come ad un lupo rabbioso, ma pure io mi sento insidiato da branchi mimetizzati da greggi)   Vedremo di ragionarci su!

Intanto nella foto del settimanale riconosco – il terzo in basso – il Comandante della Gendarmeria Vaticana. https://it.wikipedia.org/wiki/Domenico_Giani

Oltre le etichette con le caricature dei due papi, Pietro Pittaro pensò anche all’illustre poliziotto. Questo il foglietto incollato sul bottiglione di vino