Ci basta guarire?

Molti saprebbero guarire i miei mali. Alcuni, in ragione e in nome, del loro particolare credere, hanno fatto tentativi con discutibile effetto.

Gv 6,15Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo

Aveva appena sfamato 5.000 uomini senza contare donne e bambini con cinque pani e due pesci. A dare da mangiare, adeguatamente, gli stessi Apostoli .

Ci basta guarire

Dettaglio da un dipinto sulle Beatitudini in deposito agli Istituti teologici (ISSR) di Via Ungheria a Udine

Più forte è il “segno”, più siamo nella verità!?

Questo mi è venuto in mente alle parole dell’Arcivescovo questa mattina in Radio Spazio 103 (l’emittente diocesana) . Poiché è imminente l’ incontro delle aggregazioni laicali in San Pio X  (domani 12 ottobre, ore 17.15),  il Presule ricordava che è sua premura e cura tenere uniti i molti gruppi caratterizzati da sfumature e carismi diversi. (“Banco alimentare e banco farmaceutico”- per associazione mentale– hanno fatto pronta comparsa nei miei pensieri)

Ho cercato in reteAssociazioni laicali Diocesi di Udine” e ho digitato due o tre “risultati” , il primo già noto, che allego http://www.diocesiudine.it/consulta-diocesana-delle-aggregazioni-laicali/ elenca 42 tipi di gregge.

http://old.diocesiudine.it/arcidiocesi_udine/laicato/00039506_Consulta_Diocesana_delle_Aggregazioni_Laicali.html

Qui leggo il pensiero di  S. Cromazio, sermone 33,4 :

Il vescovo deve essere considerato come il grande sacerdote del suo gregge: da lui deriva e dipende in certo modo la vita dei suoi fedeli in Cristo

http://www.diocesiudine.it/consigli-diocesani/

In questo link, con tanti numeri e tante cose, si evidenzia la distribuzione di greggi sul territorio.

Verrebbe da pensare:

Più nutrito è il gruppo più siamo nel vero, nel buono, nel giusto!? Aggregazioni per un reciproco benessere

L’entità numerica potrebbe essere manifestazione di un  gruppo sano e prosperoso dove ognuno è capace  di guarire e mantenere in salute il simile. Quanto al diverso: prudenza e misura !

Il male comune aveva aggregato spontaneamente i dieci lebbrosi (Lc 17,11-19 è il brano evangelico di Domenica 13 ottobre 2019 – XXVIII del Tempo ordinario ). Guarire e …salvarsi!

I  SANATI. Guarire non basta …

Avendo la stessa malattia degli altri erano cadute le barriere culturali e religiose che lo dividevano da loro

Pre’ Rizieri De Tina nel commento al Vangelo su La Vita Cattolica n.° 40 di questa settimana, così  si riferisce a quel malato guarito come i soci, ma …SALVATO

Uno soltanto è tornato indietro, ha voluto incontrarlo personalmente e, oltre alla guarigione, ha ottenuto la salvezza. Ed era un forestiero!

e don Rizieri fa notare come il gruppo di malati sia stato utile:

Col loro aiuto aveva conosciuto il Signore e ora, oltre al guaritore, lo aveva scoperto come persona e, con lui, iniziava una nuova vita.

Agli stranieri che Dio ci manda, malati di lebbra come noi, come possiamo far conoscere il Signore?

«Non si è trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?».

Dice Sant’Ireneo che la gloria di Dio è l’uomo che vive. Più è intenso il rapporto con Cristo, più la gloria di Dio è visibile nella vita dell’uomo. Il rapporto con lui avviene con la Parola e non basta saperla, ma, letta assieme con assiduità, essa ci fa scoprire, ci fa conoscere e ci fa entrare in rapporto col Signore, per vivere in compagnia con lui, che ci “divinizza”. «Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei!».

Così può continuare, anche in noi oggi, la incarnazione del nostro Dio che ha scelto di rivelarsi nell’uomo…

Per la proposta conclusiva  e la premessa che il Parroco di Nimis fa si vada a leggere direttamente il settimanale diocesano.

Guarire si deve per sopravvivere. Cominciare una “nuova vita” è per la gloria di Dio e per salvarsi. Salvarsi è per la Vita eterna

“San Francesco e il Lebbroso”

Il piccolo dipinto su faesite non può dirsi un capolavoro.

Tuttavia già in origine  (2016) avevo pensato che la “nuova vita” è nella luce di Cristo (così  per il Lebbroso del Vangelo di Luca anche  il Santo Francesco è innestato all’aureola contagiosa ) Nei giorni scorsi per evidenziare il contrasto fra il salvato coi sanati ho tratteggiato col “tossico verde smeraldo” un cammino che si ferma per questi ultimi sull’uscio della santità.

 

Signore abbi pietà di me

Ciò che unisce è l’Eucarestia …

Aggiungo il disegno nel giorno della memoria del Santo “papa Giovanni”.


Questa mattina ho letto che ci ha lasciati FRANCESCO ROSALBA di 79 anni

N 28 gennaio 1940   PAOLA   –   M 10 ottobre 2019   UDINE

L’allora brigadiere dei carabinieri, è stata l’ultima persona a vedere vivi mio padre, lo zio e il loro amico Nereo. Sopravvisse all’incidente ma mai mi raccontò  di quel giorno di san Lorenzo.


Sono arrivato alle esequie.
A poche decine di metri dalla chiesa di Lumignacco dovevo consegnare il quadro dell'”Extempore di pittura” entro le 16.00. Avevo questa priorità per …vivere!

Ma non è un bel lavoro!

Protagonista un’Ultima cena’ ad affresco  che non c’è più. Sacrificata al nuovo! Stava a Persereano. “Passariàn des ocjs”. Non lo sapevo, mai vista!

L’ho immaginata così, volutamente vaga su modelli veneti o trentini, con i gamberi sulla tavola. Incombe la figura di Giuda…https://giannidilena.altervista.org/ed-era-notte/

È al centro del quadro. Una tela di cm 70 x 70

I superstiti affreschi una ‘Annunciazione’  ed una ‘Incoronazione della Vergine’ sono ricordati di spalla. I due dettagli, separatamente, potrebbero “andare”. L’insieme è inguardabile : il dipinto è stato fermato!  Vedrò di metterlo a posto nei prossimi giorni. Prima devo guarire!

Da oltre un mese, come altre volte in passato, mi affligge una sciatalgia …Ho tardato di proposito ad assumere farmaci. Mi sono arreso pochi giorni fa: senza apprezzabili benefici! Per guarire, anche solo guarire, ci vuole altro …

Altro è essere guariti, altro essere salvati.

Nella guarigione si chiudono le piaghe,

ma nella salvezza si apre la sorgente,

entri in Dio e Dio entra in te,

come pienezza.

I nove guariti trovano la salute;

l’unico salvato trova il Dio

che dona pelle di primavera ai lebbrosi,

che fa fiorire la vita in tutte le sue forme,

e la cui gloria è l’uomo vivente,

«l’uomo finalmente promosso a uomo» (P. Mazzolari).

Sono ignorante della Parola di Dio. Del “Vecchio Testamento” in particolare.
Volevo sapere della “sciatalgia” di Giacobbe/Israele
e ho trovato da questo sito una spiegazione  http://www.biblistica.it/wordpress/?page_id=2929(che mi pare onesto e ha una sezione: “BIBBIA FACILE”,  adatta a me !) .

Posso ringraziare Dio per la Sua benedizione! (Giovedì scorso ho notato il passo del mio Parroco meno danzante e fluente. Sarà stato benedetto anche Lui?)


Mi sto affezionando ai commenti di don Rosini che leggo su FC. Poiché questa settimana tarda ho ascoltato questo contributo di Don Vito Martinelli che evidenzia natura e peculiarità del “Villaggio” … http://www.famigliacristiana.it/video/don-vito-martinelli-gesu-guarisce-l-insensibilita-del-nostro-cuore.aspx

Luigina oggi, a fine Messa, ci ha comunicato alcuni AVVISI. Ci sono iniziative che hanno come ” luogo” il neonato centro di aggregazione… ma non sapeva come chiamarlo. Si è fatta comunque intendere. (Avevo notato sul foglietto la dicitura Centro di aggregazione giovanile. Ho quindi pensato che gli altri , che giovani non sono, possono essere spediti in ordine sparso con un calcio nel sedere. Poi mi è stato spiegato che la denominazione giustifica il contributo regionale del 90%. Con lo stesso tipo d’ imbroglio non si potrebbe avere il resto del 10% aggiungendo al titolo anche Centro di aggregazione giovanile  e senile ?!)
Ho tentato un piccolo giro in bicicletta per rubare ai colombacci un girasole

Questi “nuovi invasori” stavano numerosissimi sui cavi dell’ alta tensione al posto dei consueti volatili. Le piante di girasole seccando hanno sviluppato dure spinette intorno ai semi che impediscono agli uccelli di nutrirsi senza ferirsi. Non mietute queste piante sono ormai pronte a cadere in terra con l’umidità atmosferica sempre più presente… e con  le prossime piogge ci sarà abbondanza di cibo. E gli uccelli, sul posto, pronti a mangiare!

Al ritorno ero molto dolorante : ho pensato che avrei potuto fare sette salti nel Ledra come  Naatàn al Giordano per guarire  e tornare giovanetto!

E così, andare al Centro senza dare nell’occhio.

(Le ultime fotografie del nostro Arcivescovo lo ritraggono sereno e gioioso. Con la faccia sorridente. Giovane fra giovani. Contagioso!

Quando mi vede o m’incontra, prima di guardare altrove ed allontanarsi, conserva una faccia scura. Sia io che lui siamo contagiosi. Lontani dall’essere guariti!

Nella bacheca di questo sito c’è un settore che dice quanti sono i visitatori. Ieri sono stati solo 12. Una quantità sovrapponibile – Dio mi perdoni –  alla prima Chiesa apostolica)

Pur senza guarire ho posto mano al quadro preparato per l’Extempore di Lumignacco. Senza stravolgimenti, ho cercato solo di equilibrare i colori per una più facile lettura.

Il dipinto con l’  “ultima cena” scomparsa a Passariàn des ocjs (Tecnica mista su tela cm 70 x 70)

L’orologio del campanile a Lumignacco segna le 8 e un quarto. La partenza è indicata dalla freccia. Dopo  varie, sono a Persereano alle 9.00, ma ho segnato le 9.10 sul campanile di lato al profilo fantasma di “Borgo Nonino”. Fra i due orologi c’è un elemento verticale, un tubo di  grondaia che fisicamente divide le due silenziose case semi abitate (semi abbandonate)

Mentre stavo disegnando di fronte ad esse, dalla terza finestra, quella in alto, del granaio, è comparso un piccione. Anche un quadro inutile può avere un po’ di spirito!

Nell’alto spessore del telaio ho ricordato il dettaglio della colomba. Non si vede bene? Non si capisce? Poco importa! (Spirito è spirito)

Bisogna tornare indietro, in moto retrogrado,  antiorario, all’ affresco con “L’Annunciazione” per poi tornare alla gloria di Maria con la sua “Incoronazione a Regina del cielo e della terra”.

Nel giorno di San Luca tutto è molto logico.https://it.wikipedia.org/wiki/Iconografia_attribuita_a_san_Luca

Due angeli affiorano come larve dal muro

Due sagome per un solo Arcangelo Gabriele, imprendibile. Il ritocco, la ripresa pittorica non ha fermato la sua figura spirituale. L’ha sdoppiata.

Umile e docile la Vergine . Il blu che sfida la calce nuovamente la contiene e profila. Partorirà un Figlio, tradito dall’uomo,  capace di discendere – fino agli Inferi – per salvare l’uomo. Tornerà Bambino benedicente sul grembo della Madre Regina…

…nel grembo. Ma è solo un attimo prima, nella Gloria Eterna

Emanuele dice che ho ” dato a tutti dell’oca”!

Inconsciamente, istintivamente ho raccontato la storia naturale sulla terra in parallelo  a quella storia sacra del cielo. (Quell’  “oco selvatico” in mezzo potrebbe ben essere un pulcino della candida palmipede).

E il gambero rosso al centro può dirsi eresia o simbolo di Cristo Risorto che sale al cielo?


La lettura paziente dei seguenti link con articoli di Novembre 1917 :https://giannidilena.altervista.org/re-dei-re-sommo-sacerdote/

e dell’ottobre scorso anno https://giannidilena.altervista.org/il-tuo-volto-io-cerco-fra-i-miei-lavori/

dovrebbero introdurci al nuovo articolo che verte sulla Mostra « IL TUO VOLTO, SIGNORE, IO CERCO » fino al 10 novembre al Santuario mariano udinese “delle Grazie”