Fra gli interventi musicali della Schola aquileiensis ascoltati lo scorso venerdì anche una antifona al Magnificat per la nascita al cielo di Canzio, Canziano e CANZIANILLA.
Non so come, non so quando, nella storia del Patriarcato di Aquileia, le chiese di Pavia e Percoto dipendevano direttamente dalla Abbazia di Rosazzo.
La chiesa di S.Agata a Lauzacco invece era legata alla antica chiesa di Risano dedicata ai fratelli Canziani martirizzati alle Acque gradate
Così ho immaginato CANZIANILLA nel dipinto in deposito all’Istituto Superiore di Scienze Religiose a Udine
È lei la terza colonna, l’ultima! È lei che sostiene e propone il “LIBRO”: nelle sue mani la ragione del vivere e del morire
Devo cambiare mestiere! (Sono completamente al verde e oggi scade la prima di altre tre nuove bollette. Per gli Uomini di Chiesa competenti la mia pittura non vale niente. Me lo hanno fatto capire in tutti i modi. Hanno ragione! (?) Anche mio figlio piccolo lo sa :”Se non ti da soldi per vivere, che lavoro è?”” Vai a lavorare”, se non altro, mi dicono gli altri …)
Più che letto, ho sentito in radio l’editoriale, dal titolo “Udinese così” , del direttore del settimanale diocesano La Vita Cattolica nonché Vicario generale per l’Arcidiocesi di Udine( sorella della Arcidiocesi di Gorizia – che meglio contempla i santi Canziani con la nostra Canzianilla): “Sono Guido Genero …( chiedendo il permesso di togliersi sassolini dalle scarpe, faceva le pulci alla – salva – squadra di calcio, chiudeva poi con queste parole )…Ma in una tabella a due colonne si deve fare ogni onesto sforzo per entrare in quella di sinistra. Se no, meglio cambiar mestiere.
A parte le colonne, perché mai dovrebbero cambiare mestiere se rende tanto?