narciso nel solco delle quaglie

Pre Toni era un “poco narciso”. Lo dice, nell’ “agâr” ( solco) di allora, il Monsignore che fu intelligente Direttore de La Vita Cattolica. Don Duilio Corgnali diede voce, infatti, alla voce “diversa” (e ritenuta avversaria) traendo dal pover’ uomo le parole che schiettamente aprivano alla PAROLA.

Tutto ciò  è  stato reso possibile dallo Spirito Santo  capace di “muovere” anche i morti ! narciso 1

Un Vescovo narciso: a fine Messa e prima di benedire ( una fra le armi migliori) nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo, non finiva mai di ringraziare !

Perfino i padri francescani, minori, già lenti per i “tempi televisivi”, che concelebravano, nel tentativo di fermarlo con cenni, sono diventati rossi in viso (specialmente sotto le mascherine !) per mitigare e distrarre l’attenzione dalla “dignità di uno zucchetto” in tono cromatico

Il Signore non è narciso: “Gesù non ha voluto diventare Cesare”. (Più dinamico è lo Spirito …capace di muovere e promuovere sé stesso senza chiedere permesso a chi già gli presta una immagine di carne )

Partiamo allora dall’ udienza generale di papa Francesco, già avviata, perché un suo collega Vescovo, dal policlinico Gemelli su TV 2000 ha fatto di tutto per mantenere la scena … parlando e parlando “inutilmente”. (Come vorrei poter fare anch’io e faccio se brinco un interlocutore disponibile e/o debole ! Ma, ultimamente, posso dialogare solo con le bestie, ogni tanto. Allora scrivo e scrivo Quando mi riesce ! Tanto, chi legge, se non i censori per nascondere, disturbare e potendo, cancellare !)

https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2022-04/papa-francesco-udienza-generale-catechesi-pasqua-pace-gesu.html

narciso 2

Se dovesse dipendere solo dagli uomini di Dio, KIRILL e FRANCESCO, che ben conoscono Gesù, questa guerra in Europa sarebbe già nella direzione di una pace secondo il Signore

Poiché sono ignorante vado a rileggere di Narciso, del suo mito …

https://it.wikipedia.org/wiki/Narciso_(mitologia) Come si legge, una polifonia!

Con sfumature e varianti sessuali secondo antiche culture. Perfino incestuose ! Si arriva alle arti …

Non tener conto degli artisti, che sono sempre un poco narcisi, per natura e per obbligo professionale, vuol dire imbalsamare l’ ‘uomo e il suo cammino nel mondo’. Come cominciare a morire !

(Me lo chiedo da padre narciso: “non bastava una sola sfiga in famiglia ?” Avere anche cinque figli che suonano, musicisti preparati e tutti a carico di mia moglie è un dolore insopportabile. Dev’ essere stato per alleggelirle il peso, se han cacciato me dal suonare alle funzioni in chiesa, ché non capivo e non ero preparato … alla musica che piace).

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Il riflesso di un narciso imbalsamato col naso rosso fuori stagione davanti al potere romano ( romano ? Non si vede bene potrebbe essere Erode o un rappresentante dei “perfidi”) che sentenzia la morte di Gesù. (Così ieri a Persereano, davanti alla “prima stazione” della innovativa “Via Crucis” di Silvano e sua sorella Alessandra. Di questa iniziativa ne parla anche il settimanale diocesano locale.)

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Il narciso non è raccomandato, non è più dei nostri? Via. Si falci ! Comincia

Continua la croce …tta odierna: devo andare, con una di queste carte, all’  Ufficio Assicurazioni …di Percoto. Sono “moroso” da tre mesi e non so nemmeno con chi! Voglio bene a Marta. Come un padre alla figlia … Invariabilmente questi gialli piccoli narcisi, con fedeltà   puntualmente  sbocciano nell’orto per il suo compleanno.

Nel presentarsi alla luce hanno lo stesso rigore e attendibilità del Vicario Generale che riceve negli uffici della Curia il lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 10.30 alle 12.30. Da sempre e per sempre.

Ma,  per questo non  è vacuo. Non si espone di buon grado,  è prudente, timoroso e timorato … fermo e misurato. Prima la regola!

Deve essere  sua l’ idea – come Direttore della Radio Spazio 103 e Vita Cattolica –  di tagliare le Messe serali condotte da preti esuberanti e ciarlieri. Alla osservazione che così ci priva di “commiato e benedizioni” potrebbe rispondere:

“Ho dato loro mezz’ ora per fare tutto! Metti che il PAPA voglia fare catechesi in udienza alle 19.30 …

Ineccepibile !”

 

I narcisi di “Villa Manin a Passariano”. (Non c’interessano molto, però mi sono tornati alla mente …)

L’assonanza Passariàn nel nome, in friulano ci obbliga a distinguere. Se a Lauzacco di Pavia di Udine  si parla di Passarian, bisogna specificare se è quello di Codroip…

In quel di Codroipo  ho passato, dopo la laurea, altri quattro anni per poter essere “restauratore” . Corsi promossi dalla Regione FVG, ma con titolo, allora, non riconosciuto dallo Stato italiano … Ricordo la nostra direttrice, compianta professoressa Luciana Bros, esclamare: ” Speremo che i spunti i narcisi  del parco … ” Sarebbe stato per la trasmissione ” UNO MATTINA ” della RAI.

Non ricordo bene. Probabilmente ad accompagnare le riprese alle colleghe, belle, brave e giovani fanciulle, quella volta,  spuntarono anche i fiori.

Furono omaggio ad Elisabetta Gardini, al tempo splendida conduttrice televisiva e biglietto  economico e gentile della Regione ( non era ancora nato “Turismo  FVG” )  per promuovere la visita alla regale dimora dei dogi  diterrafermai vecchioni narcisi

Il restauro di opere d’arte, l’ insegnamento nelle scuole d’ infanzia, la vendita dei farmaci al banco ha molto di femminile. In gergo, “quote rosa”. In quegli anni, Michele ed io, già potevamo  dirci ” vecchioni” seri. Mai abbiamo avuto storie tipo quella di ” Susanna”.

Perciò, nessuno ha pensato di immortalarci filmandoci, quando, invece noi, maschi vanesi, morivamo di gola !narciso 5
Adesso, per l’ assicurazione, sono in attesa di una risposta. Nel frattempo torniamo a domenica scorsa delle Palme e procediamo con ordine.
Se al mattino ho potuto immergermi nelle liturgie, al primo pomeriggio, per la sorpresa di quanto vedevo, avrei potuto annegare, come Narciso, nell’ acqua così così della “cloaca”.narciso 8

Come di solito fanno tutti i rettili, la tartaruga misteriosa prendeva sole ( tecnicamente : “basking“) su un isolotto di rami e schifezze.Non certo per vanità !

narciso 6 tartaruga

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Qui la bestia è già sott’acqua. L’ animale non è per nulla domestico e fiducioso … non pare essere stato allevato e poi … abbandonato

Il carapace, ho avuto agio, non è più grande di una mia spanna.

Corto quindi !

Questo, visto che la coda allora mi era parsa grossa e lunga, rinforza la possibilità che si tratti di un esemplare maschio. Fino ad oggi, nonostante le frequenti visite al luogo, non l’ ho rivisto.

 

 

Con il sole  si sta risanando l’acqua… Il “nostro” Silvio Brusaferro, proprio oggi ha parlato di acque reflue …

I bagni di sole non sono solo per i narcisi che vogliono pelle scura

(Talmente traumatico e prolungato il parto del primo figlio che ci furono danni. Meglio sarebbe figliare a vent’anni ! Il medico, saggio ed antico, consigliò l’elioterapia. Con successo relativo …).

Da bambino non sono stato “fanatico” per le “quarant’ore”. Dopo inverni di ghiaccio, allo splendore di apparati e lumi dentro la chiesa, preferivo venti lire di gelato in cono e il tiepido sole dell’orto, all’ aperto. (Domenie Ulive era l’inizio stagionale del signore che si annunciava con la minuscola cornetta d’ottone a bordo di un “ape”…)

  Ma l’importanza di quell’ esposizione, per chi crede, è incommensurabile. Sapersi di fronte a Gesù in corpo anima e divinità e comunicare in silenzio … perfino chiudere gli occhi e lasciarsi contemplare da Lui , una cosa … sublime.

(In forma surrogata, beniteso, questo può succedere quando “preghi chiuso nella tua stanzetta” o anche in soffitta e in carcere dove il tempo da dedicare alla pratica può essere di ore, giorni o anni!)

Sapevo che alle 16, in duomo a Udine ci sarebbe stata la Solenne Adorazione del Santissimo con L’Arcivescovo Monsignor Mazzocato. Ci sarei andato volentieri. Ma poi devo aver ragionato da bambino. Non ho ragionato. Ho solo pensato ed ho piegato d’istinto per il silenzio e il tepore di Muris,  senza cono gelato.

Dai due ulivi davanti il santuario ho spiccato un rametto per parte. Da unire al mazzetto dei cinque del mattino. Attorno alla chiesa ho raccolto piante eduli per le testuggini, ma specialmente per me. Un bel sacco che ho “curato” solo il giorno dopo.

Da lì sono partito con un rumore… Di dietro. Dopo soli pochi metri ho fermato perché le ampie maniglie di stoffa della borsa cinese, fermate con il sacco di verdure sul portapacchi, si erano liberate e scese si sfregavano con la ruota. Anche quelle! Ma grave era che,  il rigido cerchione premeva e opprimeva il copertone… Facendo confusione. A farne le spese sarebbe stato il mite e tenue budello. Seppur tanto elastico e … paziente, se troppo gonfiato fa un grande rumore allorché scoppia!

Quasi sempre è la bici a portare me…  Per non maciullare l’ ” intimo tenero” , era giusto che la prendessi per mano e la tirassi avanti. Mettermela in spalla sarebbe stata buona cosa, ma una tortura da Calvario… Che non mi posso permettere ! La via del ritorno è stata a piedi. Un ameno pellegrinaggio a ritroso con la “fedele” accanto. (Devo volere più bene al mio Arcivescovo !)

L’ altro Renato nella sua officina, quando avevo forato a Udine, aveva stretto con forza i bulloni. Per la sera sono solo riuscito a smontare la ruota e a riparare la camera d’aria.

Lunedì, sul tardi della mattina, la bici era pronta per tornare di nuovo a Percoto (nella parte prossimale. Non quella distale del santuario qualche chilometro dopo) per la mancata assicurazione contro gli infortuni. Vecchia di quarant’ anni che, a differenza dei contratti attuali, copre in caso di sinistri in strada anche “su bicicletta”…

Di solito non telefona mai nessuno. Invece in sequenza di poche ore, da giovedì scorso,  mi avevano già chiamato da Roma, da Palmanova e da Percoto. […]

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A Persereano, passando, non si può non vedere la Via Crucis … e la luna col suo paracadute di vapore acqueo e spirito.

Narciso IV

In questa stazione Gesù incontra sua Madre. E io sto in piedi lì a fare ombra ! Narciso e papavero allo stesso tempo !

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Eravamo già a Percoto quando mi sono imbattuto in questo rospo mummificato

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A destra il santuario di Muris . Di qua dal palo, a terra, sull’ argine, una coppia di umani e una di germani in acqua. Se non si vedono le anatre, vuol dire che si erano già allontanate in volo

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lo Spirito va cercato e assecondato quando si presenta

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I due vivi vegliano il morto in piedi

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“Rompete il silenzio!”

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Quell’antenna pare il mirino di un’ arma puntata contro i luoghi di scontri. Di quale gittata ?

( Una distanza ” come di qui a Palermo” !)

Il parco fotovoltaico fra Percoto e Selvuzzis nemmeno si vede ! ( Infatti la foto si è cancellata da sola !!!)


narciso castello

O ce biel cjscjel a Udin

Ma quanto si fa bella e vanagloriosa la città ? Guardate la campagna!

Collaudando la bici ho percorso strade di primavera: “Aprile con cuffiette di neve sui monti” …

… E  vanitosi puffi sugli alberi. Se ne vede uno fra i rami del giovane pioppo. Il niveo Monte Nero sta dietro i tronchi e il campanile percotese dietro un pivot. Ma dove pescano l’ acqua per bagnare il mais ?

narciso 18 trattore narciso

Avrebbe disturbato la sequenza agreste la esuberante serie di fusti della distilleria famosa. Per la foto ho tagliato lasciando il cartellone che si percepisce come “cartellino rosso”, a sinistra. Persereano, invece, si vede bene, sta in fondo a destra nella prima foto. Poi c’è una visione sul “Norico”. Chiude la massiccia ala del palazzo. Una “dimora storica” con tanto di cappella, di lato,  per fuori. Chiesa che non ho mai avuto il privilegio di visitare dentro !

Per cercare lavoro il 12 – martedì santo – sono salito a Udine dalla parte di ponente … Questo perché stavo già a Risano. Ero lì per ritirare la raccomandata. L’ inutile dispendioso sollecito per una bolletta che la sollecita moglie aveva già pagato per me ( con i soldi derivati dalla pittura del cero pasquale nuovo.  Non di quello del duomo che mi fu senz’ altro pagato alla data che lo dipinsi).

Quando il postino, che veste una giacca gialla e “luminosa”, per non dire ” sonora”,  prossima al colore dei narcisi di Marta è passato, tutti i ragazzi erano in casa. Avrebbero potuto almeno degnarsi di salutare il pover uomo anche se non suona bene quanto loro !)

Narciso Cargnacco

A Cargnacco, mi fa sempre piacere vedere le tre casette così pitturate. Fa da quinta la villetta di tenue violetto serrata d’ alluminio. Immancabile un palo con cavi

trattore narcisoPer andare dai suoi fratelli Mario, Attilio e Gino e rispettive famiglie che stavano a San Piero, con la nonna Erminia salii quando avevo la biciclettina rossa. E  mi parve un impresa. Ero gonfio di me !

(Lo zio Attilio fu autista di un vescovo… E di auto viveva. Quando seguivo i corsi di scuola guida o avevo appena superato gli esami, una signora, da poco vedova, mi chiese se conoscessi qualcuno in grado di aiutarla per la patente… (Stentava!). E ho pensato al parente senza sapere di preciso le sue mansioni …Poi, la signora, mi ringraziava con calore ogni volta che ci vedevamo ...in strada).

Narciso campanile
Il canto struggente del primo cuculo di stagione poco prima della città sugli alberi superbi vecchi e scuri. A destra.

Non ho avuto particolari emozioni al passaggio, ma ho notato il campanile di Cussignacco e, svettante lontano, l’ antenna Rai di viale Palmanova. Mi e piaciuto vedere il colore turchino    turchese  sulle finestre di quell’ interessante recupero. Che evidenzia memorie e storie che non conosco …

Narciso recupero

Di altre , che invece ho vissuto, non mi sono ricordato transitando. Come  non mi è tornata alla mente la  vicina chiesa di San Paolo, dove c’è quella copia del Santo titolare che eseguii con il beneplacito del vescovo Pizzoni

Giallo narciso per Giulio Regeni a palazzo D’Aronco

  Alla ” Casa dei narcisi ” non ci son potuto entrare… Non foss’altro perché si accede dal soffitto e non avevo le ali con me !
” Un de cua e un de là, ma de mezzo el sta lo Spirto del Signor
In città sono giunto a ” lodi ” concluse da un po’. Infatti, entrando da via Grazzano il nuovo canonico stava già in ” gloria”. Di schiena, seduto con un paio di persone  che gli stavano davanti. Una di qua e l’altra …di fronte!

L’ ho salutato con una tal discrezione che non credo si sia accorto del mio passaggio. Ho quindi suonato alla porta di Volveno, ma dall’ ufficio, via citofono,la voce di una signora mi ha informato, quanto è bastato per proseguire la corsa.

Non penso quasi mai all’ Economo dell’ Arcidiocesi e quando l’ ho incrociato, poiché mi era tornato alla mente il mattino stesso , l’ ho salutato con particolare calore. E lui, per istintiva simpatia, dovuta a neuroni specchio, ha risposto altrettanto stringendo gli occhi chiari ( e, probabilmente, i cordoni della borsa !)

Non posso non ricordare quella volta, all’ abbazia di Rosazzo, quando mi disse con aria già lieta e satolla, sorniona, che si sarebbero trovati a cenare a Lignano per decidere sulle sorti della “Via crucis” che avrei dovuto dipingere per la ” cripta del duomo” . E io supplice di contro a dirgli sorridente ed ingenuo: ” Mi raccomando !”
Non ricordo se il desco fosse stato di quaglie. Ma ho vago ricordo di pesce.

Sempre in bici sono entrato di corsa nell’ androne del Palazzo patriarcale, ma ho dovuto indietreggiare per fare tappa all’ Archivio storico. Finalmente guarita, normalizzata, la irriconoscibile studiosa, segretaria, ancella del luogo mi ha fatto esplicito “cenno all’antica” per dirmi dell’ assenza del Direttore.

Il cuore e l’ intestino della Curia sono stati attraversati senza conseguenze. Sono uscito dal fianco. Mi sono “segnato” dove sta Luigi Scrosoppi in Spirito e corpo. Oggi è santo. E ieri ?

narciso tempio

Che ” tempio superbo ” infiorato così !

Spirito narciso

Sono stato sorpreso dallo scuro della porta centrale dove la luce utile entrava dalla vetrata con la ” colomba”. L’ occhio giallo/blu sul fondo del presbiterio. Ma non stava al centro. Lo Spirito sta sempre di lato, accanto.( Come una bicicletta bucata. Sempre riparabile, a meno che non si cerchino altri spiriti)

Papa narciso

La luce che entra dalla porta grande è appena sufficiente a illuminare la foto del Papa questuante ” UN PANE PER AMORE DI DIO” … Si potrebbe provare con la fotografia dell’ Arcivescovo

Aggiungo il Sabato Santo. Giorno del silenzio

Avevo pensato di farlo e, credendo in me stesso, sono risalito a Udine per la Solenne Azione Liturgica del Venerdì Santo, arrivando, però, in lieve ritardo:
si tratta di una decina di chilometri in dolce salita ( una sessantina di metri di dislivello) che a bordo strada si è caricata ( così mi è parso ) di cocci di vetro, ramaglie, frammenti di plastiche dure da schivare fra auto in transito!

Monsignor Mazzocato, l’ Arcivescovo, ha esordito all’ omelia ricordando il silenzio del Papa all’  ultima domanda di una intervistatrice ( Lorena Bianchetti) che aveva da poco ascoltato in diretta. A fine funzione l’ ho intravisto allontanarsi in fretta, solo e anzitempo.

Benissimo. È sulla buona strada.

Come faccio a dirlo ? Come oso parlare così ? I suoi progetti, le sue opere, le sue decisioni  … mi hanno spinto in una condizione limite con due sole opzioni: o seguo il naturale egocentrismo o mi abbandono alla volontà del Signore.

(Gv. 18, 8Gesù replicò: «Vi ho detto che sono io. Se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano». 9Perché s’adempisse la parola che egli aveva detto: «Non ho perduto nessuno di quelli che mi hai dato».

Ma, per ora, torniamo a noi. Sulla strada di ritorno dalla città, la volta precedente.

 

Narciso lepre

In Baldasseria, mi sono divertito a far correre la lepre. Sorpreso, il coniglio si è messo in moto. Procedeva parallelo, ma lui è stato più bravo perché aveva l’ erba ad intralcio. Si è fermato a ridosso della rampa per la rotonda di Paparotti col cuore a mille e si è voltato a guardarmi.

Mi bastava. Abbiamo giocato a distanza la nostra battaglia. Non ho né vinto né perso. Mi sono un po’ vergognato: eravamo in due contro uno ! (La bestia attrezzata per correre dalla natura, mentre l’ uomo cavalcava il mezzo meccanico).

Transitando, quindi, su Viale Grado, ormai a Lauzacco, vedendo spalancate le luci allo scuro, non ho potuto non fotografare l’ interno della fabbrica dove è morto Lorenzo Parelli. Il giovane  (I solchi moderni sulla terra sono troppo lievi per nascondere file di quaglie. I gruppi di  volatili nani in fuga rapida precipitosa per salvarsi la vita. Restano gli opportunisti “cocai” che raspano tutto il commestibile. La loro carne è immangiabile !)