Magnificat

 Quanto ha scritto don Fabio Rosini a commento della prossima domenica, ultima di Avvento, mi ha direttamente spedito al “Magnificat”.

Da quando non sono più abbonato (attraverso i miei figli) a Famiglia Cristiana non posso vedere le immagini che corredano gli articoli. Sono contento lo stesso di poter leggere on line.Ecco l’articolo di don Fabio Rosini a commento del”Magnificat”.

http://www.famigliacristiana.it/blogpost/iv-domenica-di-avvento-anno-c—23-dicembre-2018.aspx

Colui che proviene da Elisabetta e Zaccaria, Giovanni Battista in primo piano, in contro luce, addita il germoglio (sempre presente) in Maria.

Dell’acquerello confuso da altre tecniche, che in origine faceva parte di cinque fogli dedicati ai “Vangeli dell’infanzia di Gesù”, il “Magnificat” ovvero l’illustrazione della “Visitazione di Maria alla cugina Elisabetta”, ne avevamo già parlato al Corpus Domini https://giannidilena.altervista.org/corpus-domini/

La lettura di “Breviario familiare”

Commenti ai Vangeli festivi Anno C del 1991, ha consentito il breve abbozzo. Un disegno a penna con qualche pennellata di verde “giusto”.

Il testo che aggiungo è dell’ allora monsignor Gianfranco Ravasi, oggi cardinale, che ha avuto per un certo tempo l’umiltà di relazionarsi con me

Ho unito il foglio alla tavola nel chiostro

La prima domenica d’Avvento, il 2 dicembre scorso, giorno di San Cromazio,

dopo aver scollato la prima exuvia della lucerna ho potuto”interagire” con i due “eventi

(il termine è di moda)

La sala della esposizione /laboratorio di icone (molto pubblicizzata!) si apre sul chiostro. Quattro passi e stavo dentro. Qui:

«e Ti vengo a cercare (Sulla nascita di Cristo e l’infanzia delle icone)»

Subito ho incontrato la storica dell’Arte professoressa  Gabriella Bucco ed avviare una conversazione che si è protratta fino all’arrivo della collega di lei , professoressa Teresa Perusini in compagnia della ancora collega restauratrice Luciana Simonetti di Tolmezzo. La Perusini mi è stata maestra a Passariano  e mi ha tenuto nel laboratorio di Pavia per alcune opere in restauro (ricordo solo il Flüghel altar di Pontebba). “Resi” è fra gli organizzatori  della mostra.

Eccellente la valenza e capacità tecniche  dell’iconografa.

Le Signore ma anche alcune persone fra il pubblico hanno potuto ascoltare alcune mie considerazioni, ma non è detto che abbiano colto il dispiacere. Quanto a raccogliere non è automatico e nemmeno obbligatorio.

Ho quindi raggiunto la chiesa di San Pietro martire per

«La Musica dei Cieli -Progetto “Tu sei un bene per me”.» (Non stento a crederlo!)

La mattina avevo ricevuto l’invito (col “Trionfo della Musica” di Chagall)  pubblicato. C’era molta gente in attesa che aprisse. Però non c’erano giovani!

Ho notato questa assenza (da genitore sono sensibile a questa diserzione ).Per anni ai concerti di Pasqua e di Natale curati dal Centro Culturale IL VILLAGGIO c’è stata la “bellezza della gioventù” . Il meglio fra il meglio della società. Ragazzi e ragazze bellissimi . Coppie di morosi e giovani famiglie con numerosa  e rumorosa prole.

Rimangono i genitori, i nonni, spesso teneri. Ne ho visti diversi passeggiare in città “mano nella mano”. Appagati, orgogliosi  di aver prodotto il meglio per il mondo. L’esempio  dei giusti pronti ad esultare.

C’erano quella sera anche appassionati ed estimatori degli esecutori, credo estranei a “movimenti” . Tre Signore da Santa Maria la Longa e anche una figlia di compianto pittore mi stavano ai lati.

Prima di mettermi a sedere, sfidando emotivamente la massa delle persone che colmavano la vasta chiesa cittadina, ho raggiunto la pedana del presbiterio che di li a poco avrebbe accolto i coristi di Fabiana Noro

e altri.

Il metro di finto marmo esaminato, vedendo e palpando,  mi è parso ancora perfetto ad imitazione del “rosso” originario.

Ci sono diversi metri lineari di gradini. Lo dico perché mi è stato chiesto di eseguire e per esso non ho ottenuto la mercede.

Lo dico per ribadire un concetto:

QUANDO LA CHIESA (CHIUNQUE) HA AVUTO BISOGNO DI ME IO MI SONO MOSSO CON LO SPIRITO DEL “servo inutile”.  (SEMPRE !)

SE HANNO VOLUTO GRATIFICARMI HO ACCETTATO . SE NON MI HANNO PAGATO NON HO PROTESTATO !

POICHÉ TUTTI RIMARCANO IL CONCETTO CHE DEVO VIVERE E CHE DEVO ESSERE PAGATO, PUR NON VANTANDO I CREDITI, QUESTA POTREBBE ESSERE

UN’ ALTRA OCCASIONE PER  LA CHIESA DI MOSTRARE CHE MI CONOSCE ANCORA ,

“SALDANDO”!

LA CHIESA PURTROPPO MI HA FATTO E CONTINUA A FARMI DANNI MAGGIORI E PRETENDE DI PERDONARMI  ANCORA UMILIANDOMI : DIRETTAMENTE E INDIRETTAMENTE … E NON GRADISCE, OVVIAMENTE, OSSERVAZIONE E INTERFERENZE !

MI HA ELIMINATO CHISSÀ DA QUANDO …

” L’AMORE PER LUI” … PER LA SUA VOLONTÀ MI SPINGONO E MI TRATTENGONO … (“la RIVOLUZIONE del Magnificat è il richiamo alla MISERICORDIA” )

LEI (Chiesa), COME QUELLI DEL VILLAGGIO;

COME  È  O SARÀ DEI NOSTRI FIGLI E FIGLIE;

COME FORSE TUTTI NOI, NON ABBIAMO SPOSATO UN FORESTO; UNO STRANIERO; UNO SCONOSCIUTO;

UN NERO; UN GIALLO; UN TUAREG O UNO ZULÙ. Comunque UN UOMO.Perciò non è qui il problema !

Il guaio è che abbiamo sposato il nemico, IL MALE stesso

ABBIAMO SPOSATO “IL MONDO

a diverso grado (forse senza accorgerci, “in buona fede” perché “Così fan tutti“!). Tutti siamo peccatori!

PERÒ ,

SE GLI UOMINI DI CHIESA MI MOSTRANO QUESTA FACCIA QUALE ESEMPIO, NON CI SIAMO!

Qui la scorsa domenica ha incalzato la “persona”che prete non è: “E allora tu cosa fai? Come mantieni i tuoi figli? Devi ..!

(I miei figli grandi hanno cominciato a lavorare suonando e insegnando musica. Le precarietà molte. Stanno”navigando a vista” come ho fatto io gran parte della mia vita.

Credo si siano dati da fare da soli…

I geni sono quelli  ma non dispero nel contributo della mamma…! Ognuno ha la sua propria natura:

alcuni saranno ingegneri o architetti, altri preti; alcuni saranno vescovi o medici, altri pazienti).

Maria ha detto sì e ha sposato il Signore Dio per esserne la Madre. Ha reso possibile la misericordia.

L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
– disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

– rovesciato i potenti dai troni, *
– innalzato gli umili;

– ricolmato di beni gli affamati, *
– rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli.

Croce Amen.

 

 


Una persona veramente giusta e umile ha guadagnato l’ultimo posto spingendomi (costringendomi) al penultimo.

Benvenuta la vergogna che mi accompagna, che mi merito per non aver compreso da solo il “fastidio” che ho prodotto nel tempo credendo di dare”IL BUON ESEMPIO” sentendomi nel giusto e nel vero per il servizio liturgico che svolgevo!

(Perché nessuno  ha avuto la bontà, la carità di ammonirmi , correggermi ? Forse serviva proprio il gesto di don Valerio !)

Una terza volta non si è fatta attendere: c’era bisogno di comunicare ed è stato digitato un messaggio sul telefonino.

Questo è stato oggi, prima, fuori dalla Messa. Perciò non ho provato particolare fastidio!

(Avrei voluto dirglielo, ma sono subito tornato a casa per perseguire la via del …”silenzio” almeno l’ultima domenica prima del BAMBINO)

Sono stato contento perché la mia ‘brusca uscita’ chiama e appella altre coscienze ad operare, sulla linea peraltro dei nuovi “Orientamenti Pastorali” …

L’episodio della cacciata ha compattato le (comunque poche) persone rinnovando un comune ideale e proposito già indicato nel foglietto che avevo raccolto in duomo all’inizio del progetto con l’esortazione

“Uniti perché il mondo creda” …

La loro unione purtroppo è esclusiva!

Patisco ancora di più l’isolamento. Non posso credere in una unione che non consente il dialogo!

Come hanno fatto :

Parroco committente – Progettista – Commissione di arte Sacra per una questione marginale prima ;

Parroci e Vescovo poi;

così ora la mia gente

che “NON MI CONOSCE PIÙ”. “NON MI VEDE!”

Fa parte del “servizio inutile” l’ingratitudine e davvero non m’interessa la riconoscenza.

Ma non può esserci “serenità profonda- in tempo di gioia -” in chi ha consentito tutto questo !

Le ultime parole virgolettate sono dell’Arcivescovo. Però non è detto che dipenda direttamente da lui l’infinitesimo male che mi tocca.

Male che pur impallidendo al cospetto di OGNI altro patimento sulla terra, permane e si dilata perché

non percependo carità voglio rendere come promesso, di proposito, pari trattamento …Come altri puntano il dito sulla mia irresponsabilità di padre, io guardo al mio pastore …

Credo possa essere esemplare per tutti la seguente pagina https://www.qumran2.net/parolenuove/commenti.php?mostra_id=3267